Palermo, anche la pazienza ha un limite: gli esoneri del City Group, a Girona tre avvicendamenti
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul modus operandi del Manchester City che a volte ha anche optato per l’esonero.
Anche a Manchester, se le cose vanno male sanno prendere decisioni forti. È vero, come disse all’epoca Soriano, che non si arriva al successo senza stabilità citando i 28 allenatori avuti in 11 anni dal Palermo dell’era Zamparini. Ma è anche vero, però, che il City Football Group non si è mai creato il problema di non cambiare allenatore, in caso di necessità. Senza farsi prendere dalla frenesia sempre in base agli obiettivi prefissati, perché poi si sono presentate anche situazioni diverse.
Un anno fa il Girona, era in piena zona retrocessione in Segunda Division fino alla dodicesima giornata, dopodiché ha trovato la chiave di volta che ha conquistato la promozione nella Liga tramite i playoff. Tutto questo senza mai mettere a rischio la panchina di Michel, che pure ha ottenuto quattro punti nelle prime cinque giornate. Sia in Spagna che in Francia (al Troyes) o in Belgio (al Lemmai) non sono comunque mancate turbolenze che hanno portato a cambiare l’allenatore. A Girona, in realtà, si sono toccati record di resistenza che nel calcio italiano si vedono raramente. Nella stagione 2018/19, Sacristan è rimasto al comando dei biancorossi nonostante un cammino che li ha condotti alla retrocessione dalla Liga. Nella stagione 2020/21, Francisco ha tenuto botta nonostante cm sconfitte nelle prime cinque giornate. Era subentrato a stagione in corso, l’anno prima, quando da neo-retrocessa la sorella-catalana del Palermo si ritrovò invischiata nella lotta per non retrocedere.