L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sugli allenamenti decimati guidati da Baldini con i pochissimi superstiti.
Bisogna essere onesti: oggi il Palermo non può essere una squadra di calcio.
Un problema non di poco conto per Baldini, che aveva appena iniziato a mettere in pratica le proprie idee, salvo poi doversi fermare. Il Covid ha steso la maggior parte dei calciatori e ieri sera, allo Sport Village di Tommaso Natale, si sono allenati solo in otto.
Doda, Felici, Lancini, Luperini, Peretti, Perrotta, Soleri e Somma, questo l’elenco dei «superstiti» che resta comunque in attesa del responso del tampone molecolare, per capire se poter continuare a lavorare sul campo o meno. Gli altri, tutti a casa, in isolamento. I conti, purtroppo, tornano: i positivi comunicati dalla società tra i calciatori sono 17, a cui aggiungere i tre risultati positivi ai test di ieri, per un totale di 20 calciatori su una rosa di 28.
Alla fine, per l’appunto, ne restano solo otto. Quelli sopra elencati, che di fatto sono gli unici rimasti a disposizione del tecnico. La seduta di ieri è stata per certi versi anomala, non solo perché in campo non c’erano abbastanza giocatori per schierare un undici forse anche sperimentale. Baldini, presente a bordo campo in borghese, ha lasciato la gestione dell’allenamento a Santana, presente anche in quest’occasione, stavolta però in qualità di collaboratore tecnico. L’argentino, venerdì, era sceso in campo con i suoi ex compagni ridotti in dieci uomini, rendendo così possibile una seduta tattica con un numero di effettivi minimo. Stavolta, per di più senza portieri, è stato inutile cercare sostituti al di fuori dalla rosa dei calciatori.