Una nuova figura per il City Football Group. La holding proprietaria del Palermo allarga la propria rete di consulenti affidandosi a Riccardo Bigon, ex direttore sportivo di squadre come Napoli, Hellas Verona e Bologna che si occuperà della supervisione di tutte le società nell’orbita dei «citizens». Ma andiamo alla scoperta del nuovo consulente che per conto del gruppo di Mansour seguirà anche la vicende del Palermo.
Riccardo Bigon, nato a Padova il 26 giugno 1971, è uno degli uomini di calciomercato più conosciuti in Italia. In ogni club in cui ha operato, il dirigente ha sempre lasciato il segno accaparrandosi giocatori importanti che hanno reso sul campo e fuori: scovati da realtà meno conosciute, molti sono stati salutati dopo l’esplosione, regalando grandi plusvalenze ai club. La sua carriere da dirigente inizia alla Reggina dal 2004 al 2009 come direttore generale. Anni di soddisfazioni in cui un ancora giovane Bigon ha mostrato le sue qualità nello scegliere giocatori congeniali al progetto e rivenderli con plusvalenze maggiorate. Ma la svolta è arrivata quando nel 2009 è arrivata la chiamata di De Laurentiis al Napoli.
Sono tanti i calciatori importanti che Bigon ha portato nei suoi sei anni di esperienza da ds dei partenopei. Il primo da citare non può che essere Edinson Cavani prelevato proprio dal Palermo. L’Uruguayano sbarca a Napoli nel 2010 e prende subito per mano il club e lo riporta in Champions. El Matador se ne andrà dopo 138 e 104 gol in azzurro, portando in dote più di 60 milioni di euro. Soldi che Bigon investirà in quelli che diventeranno i pilastri del Napoli del futuro. Il Napoli dei campioni costruito dal dirigente padovano, infatti, non era composto solo da Cavani, bensì da calciatori del tipo Mertens, Callejon, Reina, Albiol, Ghoulam, Koulibaly, Jorginho: tutti arrivati tra 2013 e 2014 e diventati simboli delle squadre di Benitez prima e Sarri poi. Insieme a loro, arriva anche Gonzalo Higuain, che a Napoli batterà il record di gol in campionato per poi salutare: i 40 milioni investiti per acquistarlo diventano 90, quelli che la Juve verserà per averlo nel 2016.
Al Napoli Bigon ha provato anche a portare Paulo Dybala addirittura ancora prima che “u picciriddu” approdasse al Palermo. Lo stesso dirigente, infatti, in una vecchia intervista ha rivelato: «Incontrammo di persona Dybala in Argentina quando giocava ancora lì e lo tenevamo d’occhio, parlammo col suo agente anche e si parlava anche di cifre molto importanti per un ragazzo che aveva fatto un campionato di B, ma noi eravamo molto interessati. Non era facile prenderlo, anche perché era extra comunitario. Quando poi andò dal Palermo alla Juventus le cifre lievitarono troppo».
Dopo Napoli, ci fu un breve intermezzo di un anno all’Hellas Verona, un’esperienza da dimenticare. Nel 2016 approda al Bologna, un’altra squadra in cui ha lasciato il segno. Il primo colpo messo a segno per i felsinei fu Simone Verdi. Poi, nel 2018/2019 arrivano Orsolini e Svanberg, titolarissimo nelle ultimi stagioni per il Bologna prima di partire in direzione Bundsliga. In Emilia è tra il 2019 e 2020 che Bigon dà il meglio di sé. Con la collaborazione di Walter Sabatini, i colpi non mancano, su tutti Takehiro Tomyiasu a Aaron Hickey, che presto hanno attirato l’interesse della Premier League. L’ultimo grande colpo si chiama Arthur Theate, arrivato nel 2021 e partito un anno dopo per poco meno di 20 milioni di euro.
Tuttavia, non sono mancati anche i flop nella carriera di Riccardo Bigon. Al Napoli, per esempio l’acquisto di Edu Vargas nel mercato invernale del 2012 non si è rivelato proprio tra i più azzeccati. L’attaccante cileno fu prelevato dall’Universidad de Chile per circa 13 milioni di euro. Gli unici gol in azzurro furono tre, tutti segnati peraltro in un solo match di Europa League contro l’AIK Solna. Fu ceduto all’Hoffenheim nel 2015 per 6 milioni. Altri calciatori ritenuti “flop” sono: José Sosa, Victor Ruiz, Fideleff, El Kaddouri e Gabbiadini.
Insomma, queste sono solo alcune delle “opere” di Riccardo Bigon, che in carriera ha messo a segno alcuni colpi di mercato che i tifosi delle rispettive squadre in cui ha lavorato difficilmente dimenticheranno. Un lavoro che ora sarà chiamato a fare al fianco di Brian Marwood per uno dei gruppi più influenti del calcio mondiale, oggi, proprietario del Palermo. Proprio per il Palermo sembra che in questi giorni stia operando, con l’operazione che porterà in rosanero Tutino su tutte. Il City Football Group ha una freccia in più nel suo arco e tra i beneficiari del suo talento non nell’operare nel mercato internazionale non potrà che esserci anche il club rosanero.