“Palermo al Microscopio”: i rosa si preparano ad un altro anno di B

Il Palermo resterà in Serie B. A meno di clamorose decisioni sul caso Parma, infatti, i rosanero si vedranno costretti ad accettare il verdetto del campo. Un epilogo comunque giusto, se si considerano tutte le occasioni sprecate da una compagine che ha passato gran parte della scorsa stagione sul tetto della classifica.

Ora, al netto delle dichiarazioni catastrofistiche del patron Maurizio Zamparini a seguito del sequestro di un milione di euro, i siciliani dovranno organizzare una campagna acquisti al ribasso: tanti i big in partenza, compreso il trio d’attacco formato da Nestorovski, La Gumina e Coronado.

Per quanto riguarda le operazioni in entrata, invece, il futuro cavallo di ritorno nel ruolo di ds Rino Foschi dovrà praticamente fare i salti mortali per creare una squadra competitiva almeno per la parte sinistra della classifica, sperando che il futuro undici possa azzeccare l’annata giusta per puntare ad un ritorno in A che, viste le parole spese qualche settimana fa, non sembra più essere obiettivo così ambito.

E per quanto riguarda la panchina, invece? Lì sembra esserci ancora assai incertezza. Gli addetti ai lavori, infatti, brancolano nel buio a seguito della manifesta volontà da parte di Zamparini nel richiamare un Bruno Tedino che chissà con quali motivazioni tornerebbe. Sempre, sia chiaro, qualora l’ex Pordenone accettasse. In caso contrario, verrebbero meno gli oneri economici spettanti di qui al giugno del 2019. E Roberto Stellone?

Per quanto tutti, ma proprio tutti, chiedano la conferma del mister ex Frosinone sulla panchina rosanero, Zamparini sembra averlo già liquidato. Perché? Perché, a suo dire, l’ex attaccante del Toro mirerebbe ad una squadra con ambizioni ben diverse rispetto a quelle che il suo Palermo sposerà già dal prossimo campionato di Serie B.