“Palermo al Microscopio”: basta fuffa, i rosanero perdono meritatamente la Serie A
Il Palermo ha perso meritamente la Serie A. Sì, avete letto bene, meritatamente. Perché al netto dei gravi comportamenti antisportivi della compagine ciociara, infatti, i rosanero hanno dilapidato le loro chance di promozione sposando delle scelte di gestione dissennate. L’aver esonerato il ds Fabio Lupo a mercato concluso, ad esempio, ha spezzato gli equilibri sapientemente creati assieme a Bruno Tedino.
La poca oculatezza del patron rosanero Maurizio Zamparini ha poi fatto il resto. Il non aver condotto una sessione di calciomercato invernale, ad esempio, ha portato la squadra a trovarsi senza alternative in più reparti. Probabilmente sarebbe bastato acquistare Samuel Di Carmine dal Perugia per parlare d’altro. E non ci vengano a dire che “l’infortunio di Nestorovski si è rivelato più grave del previsto”, perché era evidente sin dall’inizio come l’acciacco del macedone fosse “più grave del previsto”, per l’appunto.
Sarebbe bastato esonerare Tedino in quel di Parma, quando era evidente che il mister trevisano aveva perso il polso della squadra. Non è bastata l’esplosione di Nino La Gumina a cambiare le sorti di questo Palermo, vittima di una gestione che da anni offre soltanto umiliazioni continue alla piazza tutta, che comunque fa relativamente poco per manifestare vicinanza ai suoi uomini.
L’arrivo di Roberto Stellone sembrava aver rinvigorito la squadra con nuova linfa ed idee di gioco, pur patendo comunque la scarsa condizione fisica figlia della precedente gestione. Noi però siamo convinti che, qualora il mister fosse arrivato prima, staremmo parlando di un altro campionato. Sarà per questo che Zamparini lo ha praticamente scaricato, parlando di volontà decisamente più ambiziose da parte dell’ex Bari? Noi questo non lo sappiamo, ma a Stellone porgiamo comunque i migliori auguri per il prosieguo della sua carriera sportiva. Su Valoti, invece, non abbiamo nulla da dire: non ce ne voglia l’ex Sudtirol ma, a quanto pare, il suo lavoro non è stato sufficiente da valergli la conferma.
E adesso cosa sarà del calcio a Palermo? Zamparini, dal suo canto, ha già annunciato le partenze di tutti i big, con l’ossatura della squadra che verrà smembrata in favore di un progetto sui giovani – del vivaio, si spera – con il cavallo di ritorno Tedino in panchina. Con quale motivazione possa tornare l’ex Pordenone noi non lo sappiamo.
Certo è però che sarà assai umiliante prepararsi a vivere una stagione all’insegna della corsa salvezza in cadetteria. Da troppi anni, ormai, la quinta città d’Italia viene offesa ed insultata da gestioni che non permettono di vivere un progetto serio e continuativo, a prescindere dalla mole d’impegno societario che, in questo caso, è pressoché nulla. Navigare a vista e cambiare continuamente staff tecnico, a quanto pare, non porta più risultati.
In quest’ottica, ci chiediamo e mi chiedo se non sarebbe meglio ricominciare dal basso, come fatto dal Parma. Con un progetto nuovo, ricco d’entusiasmo e privo di contaminazioni, la sana euforia potrebbe tornare a vivere tra le strade del capoluogo, ormai disaffezionatosi in virtù di un fare e disfare che non fa altro che dilettare chi tiene in mano i fili di questa realtà.
Ecco perché non abbiamo parlato degli episodi antisportivi verificatisi allo Stirpe di Frosinone: i palloni in campo, l’invasione dei tifosi e i ricorsi – che, sia chiaro, a nulla porteranno se non ad ulteriore delusione – avrebbero potuto essere un miraggio qualora questa società avesse preso coscienza di poter decidere il suo destino nel gennaio scorso. Quindi, smettete di andar dietro ai venditori di fumo e preparatevi ad un altro anno di purgatorio, sperando che tutto ciò termini presto.