Questa mattina sulle pagine de “La Gazzetta dello Sport” il giornalista Gianfranco Teotino ha sollevato la questione riguardante il Palermo che in mano al City Group non potrà mai partecipare alle coppe Europee se ci sarà anche il Manchester City, così come qualsiasi altra squadra della holding. (CLICCA QUI per leggere l’editoriale in questione)
Ecco nel dettaglio cosa dice il regolamento nell’articolo n° 5.
L’articolo numero 5 in questione, che prevede quattro diversi commi, recita al numero 1: «Per garantire l’integrità delle competizioni UEFA per club (vale a dire UEFA Champions League, UEFA Europa League e UEFA Europa Conference League), si applicano i seguenti criteri:
Al comma 2 dello stesso articolo, si specifica invece che «se due o più club non soddisfano i criteri volti a garantire l’integrità della competizione, solo uno di loro può essere ammesso a una competizione UEFA per club, secondo i seguenti criteri (applicabili in ordine decrescente):
Il comma 3 sottolinea che «le società non ammesse sono sostituite ai sensi del Paragrafo 4.09», e dunque che «una società che non è ammessa alla competizione viene sostituita dalla squadra successiva meglio classificata nel massimo campionato nazionale della stessa federazione, a condizione che la nuova società soddisfi i criteri di ammissione».
Infine, il comma 4 – una delle considerazioni più importanti – conclude sottolineando che «questo articolo non è applicabile se uno dei casi elencati al paragrafo 5.01 si verifica tra un club qualificato direttamente alla fase a gironi della UEFA Champions League e uno qualificato per una qualsiasi fase della UEFA Europa Conference League».
Dunque, ipotizzando che il Manchester City continui a prendere parte alle prossime edizioni della UEFA Champions League, per il Palermo l’Europa non sarebbe totalmente preclusa. Il club rosanero potrebbe partecipare solamente alla Conference League, competizione che in nessun caso si incrocia con la Champions. Il tutto a patto che nessuno degli altri due club europei – Girona o Troyes – riesca ad accedere allo stesso tempo a una manifestazione UEFA per club.
L’alternativa sarebbe una cessione della società da parte del City Football Group, in modo da fare venire meno l’influenza descritta dalla UEFA stessa nel suo articolo, un’ipotesi lontanissima per ovvie ragioni. Per il momento Palermo potrà serenamente concentrarsi sul ritorno nella massima serie italiana: l’Europa può attendere.