Palermo al City Group, Teotino: “Non potrà giocare in Europa”. Ecco cosa dice il regolamento
Questa mattina sulle pagine de “La Gazzetta dello Sport” il giornalista Gianfranco Teotino ha sollevato la questione riguardante il Palermo che in mano al City Group non potrà mai partecipare alle coppe Europee se ci sarà anche il Manchester City, così come qualsiasi altra squadra della holding. (CLICCA QUI per leggere l’editoriale in questione)
Ecco nel dettaglio cosa dice il regolamento nell’articolo n° 5.
L’articolo numero 5 in questione, che prevede quattro diversi commi, recita al numero 1: «Per garantire l’integrità delle competizioni UEFA per club (vale a dire UEFA Champions League, UEFA Europa League e UEFA Europa Conference League), si applicano i seguenti criteri:
- Nessun club che partecipa a una competizione UEFA per club può, direttamente o indirettamente:
- detenere o negoziare titoli o azioni di qualsiasi altro club che partecipa a una competizione UEFA per club;
- essere socio di qualsiasi altro club che partecipa a una competizione UEFA per club;
- essere coinvolto a qualsiasi titolo nella gestione, amministrazione e/o prestazione sportiva di qualsiasi altro club che partecipa a una competizione UEFA per club; o
- avere qualsiasi potere nella gestione, amministrazione e/o prestazione sportiva di qualsiasi altro club che partecipa a una competizione UEFA per club.
- Nessuno può essere coinvolto simultaneamente, direttamente o indirettamente, a qualsiasi titolo nella gestione, amministrazione e/o prestazione sportiva di più di un club che partecipa a una competizione UEFA per club.
- Nessuna persona fisica o giuridica può avere il controllo o l’influenza su più di un club che partecipa a una competizione UEFA per club, tale controllo o influenza essendo definiti in questo contesto come:
- detenere la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti;
- avere il diritto di nominare o revocare la maggioranza dei membri dell’organo di amministrazione, direzione o controllo del club;
- essere azionista e controllare da solo la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti in virtù di un accordo stipulato con altri azionisti del club; o
- poter esercitare con qualsiasi mezzo un’influenza determinante nel processo decisionale del club».
Al comma 2 dello stesso articolo, si specifica invece che «se due o più club non soddisfano i criteri volti a garantire l’integrità della competizione, solo uno di loro può essere ammesso a una competizione UEFA per club, secondo i seguenti criteri (applicabili in ordine decrescente):
- il club che si qualifica per merito sportivo alla più prestigiosa competizione UEFA per club (ovvero, in ordine decrescente: UEFA Champions League, UEFA Europa League o UEFA Europa Conference League);
- il club che si è classificato in posizione migliore nel campionato nazionale dando accesso alla relativa competizione UEFA per club;
- il club la cui federazione è classificata più in alto nelle liste d’accesso».
Il comma 3 sottolinea che «le società non ammesse sono sostituite ai sensi del Paragrafo 4.09», e dunque che «una società che non è ammessa alla competizione viene sostituita dalla squadra successiva meglio classificata nel massimo campionato nazionale della stessa federazione, a condizione che la nuova società soddisfi i criteri di ammissione».
Infine, il comma 4 – una delle considerazioni più importanti – conclude sottolineando che «questo articolo non è applicabile se uno dei casi elencati al paragrafo 5.01 si verifica tra un club qualificato direttamente alla fase a gironi della UEFA Champions League e uno qualificato per una qualsiasi fase della UEFA Europa Conference League».
Dunque, ipotizzando che il Manchester City continui a prendere parte alle prossime edizioni della UEFA Champions League, per il Palermo l’Europa non sarebbe totalmente preclusa. Il club rosanero potrebbe partecipare solamente alla Conference League, competizione che in nessun caso si incrocia con la Champions. Il tutto a patto che nessuno degli altri due club europei – Girona o Troyes – riesca ad accedere allo stesso tempo a una manifestazione UEFA per club.
L’alternativa sarebbe una cessione della società da parte del City Football Group, in modo da fare venire meno l’influenza descritta dalla UEFA stessa nel suo articolo, un’ipotesi lontanissima per ovvie ragioni. Per il momento Palermo potrà serenamente concentrarsi sul ritorno nella massima serie italiana: l’Europa può attendere.