Il Palermo torna alla vittoria e lo fa davanti al proprio pubblico. Al “Renzo Barbera” Diamanti e compagni annientano la speranze europee della Fiorentina con una prestazione al di sopra delle aspettative. Viste anche le sconfitte di Empoli e Genoa e il pari del Crotone, sembrerebbe una domenica favorevole se non fosse che la vittoria conquistata dopo quasi 3 mesi non fa altro che rimandare di qualche giornata la sentenza della retrocessione.
Una prestazione, quella di oggi, che se offerta in altre occasioni avrebbe di fatto dato qualche speranza in più e magari un finale diverso. Gli uomini di Bortoluzzi si sono fatti valere contro i viola grazie al primo gol in maglia rosanero di Alessandro Diamanti con una punizione dal limite. Una rete attesa da un’intera stagione e forse arrivata troppo tardi. A chiudere definitivamente il match ci ha pensato Aleesami che, servito in contropiede da Chochev, ha percorso l’intera fascia mancina fino ad andare a segno. I viola hanno chiuso il match in 10 uomini.
Il tutto in un clima a dir poco surreale: lo stadio semivuoto, la tribuna colma di bambini delle scuole calcio e la curva Nord a remare per tutto il match contro i rosanero. Da “Noi vogliamo un autogol”, a “Tanto già lo so che l’anno prossimo gioco di sabato”. Il ritorno alla vittoria non ha scalfito più di tanto la tifoseria rosanero, anzi. Ha contribuito forse ad accentuare la rabbia per ciò che i rosanero hanno mostrato in campo quando il campionato è ormai bello che compromesso.
Sarà stata la mancanza di pressione per la salvezza quasi del tutto sfumata, o forse il solo mettersi in mostra in vista della prossima stagione in serie B. Sta di fatto che quella di oggi resta una vittoria più amara che mai. Questa squadra quando vuole riesce a vincere e a sfornare una grande prestazione. Perché solo adesso?