L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo e sul calciomercato di Bigon e Rinaudo, intenti a rinforzare la squadra.
Lo sguardo in campo e in panchina continua a essere disteso, con la consapevolezza che Le mancate vittorie in amichevole non cancellano il lavoro di un mese di ritiro e i progressi della rosa rispetto alla passata stagione: tuttavia i buchi non ancora coperti sul mercato (specialmente a sinistra) e gli infortuni che continuano a bussare alla porta rosanero sono il segno che c’è ancora qualcosa da migliorare a livello di organico. Il problema è il tempo a disposizione: alla prima partita ufficiale mancano undici giorni e per guadagnarsi lo status di candidata credibile alla promozione servirà far risultato fin da subito, senza accontentarsi dei progressi tecnici o atletici.
Dal 15 luglio, giorno della gara con il Bassa Anaunia, il Palermo non ha più vinto un amichevole e ha anzi visto riproporsi quei problemi che ne hanno caratterizzato buona parte della passata stagione e che l’approccio deciso al mercato estivo sembrava aver spazzato via. Paradossalmente i rosa hanno fatto vedere le cose migliori contro l’avversario più quotato, il Bologna rimontando il doppio svantaggio e con un pressing asfissiante nell’ultima mezz’ora; contro Virtus Verona e Legnago Salus, inferiori sul piano tecnico ma più determinate sul piano fisico (anche per il tempo minore impiegato in ritiro rispetto alle quattro settimane circa di Brunori e compagni), il Palermo è invece andato in difficoltà dopo un inizio arrembante e ha preso gol su situazioni che si erano già riproposte negli scorsi mesi, in contropiede con gli uomini di Fresco e a causa dell’eccessiva foga nei contrasti in area con quelli di Donati.
La gara con il Bologna è stata anche quella (non considerando il Bassa Anaunia per l’eccessivo squilibrio) in cui i rosa sono stati più incisivi la davanti, pur prendendosi pause significative all’inizio di primo e secondo tempo (coincise con entrambi i gol felsinei): alle due reti in mezz’ora contro Barrow e compagni si contrappone la singola messa a segno in 180 minuti contro e due avversarie di C. L’attacco ha sicuramente risentito delle numerose assenze, soprattutto sul versante sinistro, ma annoverava comunque figure del calibro di Insigne e Brunori, tra le migliori in cadetteria: l’ex Frosinone è stato tra i più incisivi in tutte le amichevoli ma domenica ha mancato il colpo del ko dal dischetto, il capitano e andato in difficoltà quando i compagni non riuscivano a servirlo e se lasciato solo non è riuscito a impensierire i centrali avversari.