Palermo, adesso è crisi?
Altra partita e nuova sconfitta. Questa volta la disfatta rosanero arriva al Ferraris contro la Samp per 1-0. Ma per percepire la reale sconfitta dei rosanero sarebbe troppo semplice soffermarsi al singolo risultato. Il Palermo si è dimostrato nullo, arrendevole e incapace di costruire trame di gioco pulite in casa di una squadra perennemente in seria difficoltà fino a quel momento. Adesso i rosanero registrano 1 solo punto guadagnato su 9 disponibili nelle ultime tre partite, aggiungendo anche la seconda sconfitta consecutiva dopo quella al Barbera contro il Lecco.
Questa volta la sconfitta è arrivata lontana dalle mura del club di Viale del Fante e la reale fatica rimane riconoscere le vere capacità di costruzione di questa squadra, perché se è vero che i rosanero, fin qui, sono riusciti a realizzare diversi gol con marcatori differenti e allo stesso tempo tanto vero che le fatiche da parte degli attaccanti di diventare pericolosi comincia a prendere la forma di un problema ben più grave del previsto. I tre titolari designati da Corini, in zona offensiva, continuano a fare enorme fatica. Ma quale potrebbe essere il reale problema per dei giocatori di così elevato spessore per la categoria?
Di certo se l’intenzione rimane quella di centrare la promozione, è davvero inconcepibile notare come questa squadra possa aver avuto tutte queste difficoltà di palleggio in casa di una formazione che registra, adesso, esattamente la metà dei punti del Palermo. Il centrocampo scelto da Corini è stato totalmente surclassato dall’ex rosanero Verre e compagni di reparto. Ma sarà solo una colpa di scelte tecniche?
Sicuramente le assenze dì Coulibaly e Vasic, soprattutto a livello di ricambi, hanno pesato, ma le difficoltà mostrate vanno ben oltre ad una sola questione numerica. E se l’analisi, inoltre, andasse allargata anche alla sconfitta con il Lecco, a differenza di quel match dove dopo il gol il baricentro degli avversari è arretrato e gli spazi lasciati erano pochi, questa volta davanti a sé il Palermo ha trovato una formazione che sbilanciandosi in avanti avrebbe potenzialmente potuto lasciare spazi importanti alle avanzate dei rosanero. Spazi che non sono stati sfruttati dai rosanero e forse, in fase di possesso, la scelta di far avanzare Henderson non ha pagato e non ha permesso al Palermo di trovare la superiorità numerica che probabilmente Corini cercava ma anzi ha dato adito e vantaggio al pressing degli uomini di Pirlo.
Per non parlare anche dei 5 gol subiti in tre partite, numeri che, inevitabilmente, possono iniziare a suonare da campanello d’allarme. Alla 12^ giornata di campionato sicuramente non si possono tirare le somme ma è allo stesso tempo possibile valutare l’andamento nel modo più generale possibile, perché questo Palermo non mostra un buon calcio e nelle ultime uscite neanche i risultati sono andati a suo favore. Nulla è ancora detto e tanto c’è ancora da scrivere e, adesso, è arrivato il momento di dare una scossa è un segnale al campionato, di vincere e convincere perché se non dimostri di essere superiore sotto ogni punto di vista spesso, in un campionato così lungo ed imprevedibile, capiterà di essere ferito anche da squadre con un valore tecnico sulla carta inferiore del tuo.