Palermo, adesso “B”asta!

Si mette davvero male per il Palermo. Per quanto abbondantemente preventivato, il k.o. rimediato contro la Juventus è più pesante di quello che ci si aspettava alla vigilia. È pesante perché il Carpi ieri ha vinto e si era già portato a +3 dagli uomini di Ballardini. È pesante soprattutto perché il Frosinone ha sbancato all’ultimo minuto il “Bentegodi”, condannando in serie B l’Hellas Verona (anche se ancora non c’è la certezza matematica) e contemporaneamente scavalcando i siciliani.

La classifica è spaventosa. Mai come oggi i rosanero sono stati vicini alla retrocessione, ma così è e bisogna prenderne atto. Il Palermo conta 28 miseri punti, il Frosinone 30, il Carpi 31 ed alla fine di questo sciagurato campionato mancano solamente altre cinque giornate. Cinque finali separano la compagine di Ballardini dal proprio destino, ma la serie A il Palermo se la giocherà mercoledì sera. Già, perché per il futuro del club di viale del Fante sarà decisiva la prossima sfida casalinga, seppur a porte chiuse, in programma tra tre giorni contro l’Atalanta.

Un incontro da dentro o fuori, perché se mercoledì non si vince i rosanero potranno quasi sicuramente dire addio alla serie A. Anche un pareggio, infatti, sarebbe inutile. Non è pessimismo, è la classifica ad urlarlo. Le speranze di salvezza sono poche, ma ci sono. Al Palermo basta conquistare tre punti al prossimo turno (sperando in uno scivolone di Carpi e Frosinone) per rimettersi in corsa ed andarsela a giocare con i ciociari in trasferta domenica prossima. Il problema è un altro.

Questa squadra sembra non esserci con la testa. L’abbiamo detto a più riprese e purtroppo non possiamo far altro che ripeterlo. Sì, perché la sconfitta di Torino era cosa praticamente certa e non è questo a fare notizia. Fa notizia (o forse neanche) la reazione deficitaria dei rosanero. Questo pomeriggio, infatti, dopo i primi 10 minuti di dominio assoluto dei bianconeri, il Palermo sembrava aver preso coraggio ed è andato in due occasioni vicino al pareggio. Prima con il gol divorato da un Trajkovski preferito inspiegabilmente a Gilardino, poi con il sinistro di Chochev deviato in corner.

Mera illusione, purtroppo, per i tifosi di fede rosanero. Il solito errore difensivo, infatti, ha regalato il 2-0 alla Juventus e da quel momento in poi è stata la fine. Gli uomini di Allegri hanno letteralmente preso a pallonate quelli di Ballardini, surclassandoli con un ingeneroso, ma meritato, 4-0 finale. Inutile dire che il Palermo ha giocato bene fino al 70’. Le partite durano 90’ ed ora come non mai si devono giocare con il coltello tra i denti fino alla fine. Carpi e Frosinone lo fanno, perché il Palermo no?