L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta un’intervista realizzata a Orazio Sorbello, un ex che ha vissuto la sua esperienza palermitana prima del fallimento del 1986, realizzando nove reti all’ombra di Monte Pellegrino, per poi tornare nella sua Acireale e ottenere da protagonista una promozione in B. Il derby di domani, che torna al «Barbera» a distanza di vent’anni dall’ultima volta, per lui non può certo essere una gara come le altre. Palermo e Acireale, due squadre che hanno segnato la sua carriera: come le vede oggi? «Il Palermo partiva con i favori del pronostico e li sta mantenendo. Le battute d’arresto sono fisiologiche, lo scorso anno anche il Bari ha avuto qualche blocco durante la stagione, ma ha iniziato in testa e così ha finito. Per questo sono sicuro che il Palermo manterrà in pieno tutte le aspettative. L’Acireale sta mantenendo i propositi di inizio anno, ma forse la squadra era costruita per fare qualcosa in più». L’inizio di stagione ha forse alzato le aspettative per gli acesi? «Forse quello ha illuso tutti, nel calcio bisogna stare sempre con i piedi per terra perché le insidie sono sempre in agguato. Adesso però si sono rimessi in carreggiata, ma non so fino a che punto possa convenire restare sulla scia del Palermo per poi non ottenere la promozione in Serie C…». Domenica il Palermo ha la possibilità di aumentare ulteriormente il solco che lo separa dalle avversarie? «Era prevedibile già alla vigilia del campionato che il Palermo si distaccasse così, non serviva arrivare a dicembre per capire che avrebbe fatto un campionato a sé. Poi gli oltre diecimila abbonati e i sedicimila spettatori di media portano un budget tale da non poter pensare di competere con loro. Ho seguito i rosa contro il San Tommaso e, al di là dei due gol subiti nel finale, avevo già visto una buonissima squadra che poteva fare sei o sette gol » . Dal derby, invece, cosa si aspetta? «Una bella partita, con tanti gol. L’Acireale ha un organico non indifferente e secondo me ne verrà fuori una bella sfida. Anche perché il Palermo ha il miglior attacco del girone, l’Acireale ha la miglior coppia d’attacco per gol segnati, quindi ci sta che da quel punto di vista possano arrivare parecchie reti. Può essere un derby entusiasmante per tutti, anzi, voglio fare un appello ai tifosi: mi auguro che vinca lo sport, siamo tutti siciliani e spero che domani sia una sana giornata sportiva». Di Palermo-Acireale ne ha disputati diversi, in maglia granata: c’è qualche aneddoto legato a questa sfida? «Al derby in sé no, ma quasi. Nella stagione in cui sia il Palermo che l’Acireale vennero promosse in Serie B, uno sponsor aveva messo in palio per il capocannoniere delle siciliane una cucina componibile. All’ultima giornata io e Cecconi avevamo lo stesso numero di reti, ma io sbagliai un rigore lui segnò, togliendomi la cucina».