L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sul Palermo impegnato su due campi, quello dei playoff con le due gare in programma contro la Triestina e quello del futuro societario.
Un segno del destino per un sogno da inseguire e una trattativa che ha contribuito ad alimentare l’entusiasmo per i playoff. C’è aria nuova a Palermo e il merito, in primis, è di Silvio Baldini che ha saputo dare un’anima e un gioco a una squadra che a un certo punto sembrava avviata verso un’altra stagione anonima. Invece il rush finale del campionato è stato scintillante con un terzo posto in rimonta e il Palermo, adesso, si gioca i play-off da una posizione privilegiata. E la sorte ha voluto che l’esordio nella fase nazionale avvenisse contro quella Triestina che è un po’ nel destino dei rosanero e dello stesso Baldini. L’ultimo incrocio con i giuliani ha in calce una data storica: 29 maggio 2004. Quel giorno il Palermo, allenato da Guidolin, davanti a 37 mila persone festeggiò il ritorno in Serie
A dopo trentuno anni. Diciotto stagioni dopo si ripresenta l’appuntamento con la Triestina e i tifosi si fanno forti anche della cabala. Se quella volta finì in quel modo, lo stesso può accedere adesso in questa folle corsa verso la Serie B. Sarebbe un modo per chiudere un cerchio anche per Baldini, che quella partita avrebbe potuto viverla da protagonista e invece fu costretto a vederla da lontano. Quel Palermo che scrisse la storia era suo ad inizio stagione, ma poi lo perse per strada finendo nel tritacarne di Zamparini. E i guai di Baldini iniziarono proprio al “Rocco” di Trieste dopo una sconfitta contro i giuliani. Fu l’inizio di un momentaccio che Baldini pagò con l’esonero. Diciotto anni dopo, il tecnico può fare pace con il destino.
Il Palermo ci crede, la squadra è carica, ma non c’è tensione. Semmai consapevolezza di avere acquisito certezze che fino a un mese fa non c’erano. Il Palermo ha finito la stagione regolare con una striscia positiva di nove partite senza sconfitte e in più nell’ultimo turno si è preso anche il lusso di battere il Bari già promosso. Risultati che danno slancio per questi playoff e che fanno sognare i tifosi del Palermo che in questi giorni si beano anche per le notizie che riguardano il futuro della società. Il presidente Mirri da tempo è alla ricerca di nuovi investitori per il club, perché il suo piano triennale (con annesso budget) è ormai alla fase terminale. E i tifosi gongolano perché il Palermo sarebbe entrato nell’orbi[1]ta del City Football Group, la holding sportiva che ha come capofila il Manchester City ed è controllato per la grande maggioranza delle quote dal fondo Abu Dhabi United Group di proprietà dello sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan.
La due diligence sarebbe stata già avviata, si parla anche di un investimento iniziale di sei milioni, ma è chiaro che un’eventuale promozione del Palermo in Serie B potrebbe cambiare le carte in tavola a livello economico. Mirri cederebbe l’80% delle quote, restando in società con un ruolo di garante e rappresentante della città. Uno scenario che alimenta anche le fantasie dei bookmaker che offrono addirittura una quota per il Palermo in Champions nel giro di quattro anni. I tifosi rosanero, intanto, vorrebbero festeggiare il ritorno in Serie B. E quella Triestina sul cammino sembra un segno del destino.