L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla gara che il Palermo giocherà a Terni e il tridente senza Di Francesco e Insigne.
Se sul piano psicologico le due settimane di break hanno dato nuova linfa al Palermo, su quello tattico il rischio è di essere nuovamente condizionati da assenze o condizioni non perfette di alcuni singoli: accanto al forfait di Vasic, Ceccaroni e Di Francesco, si è accesa una spia arancione anche su Insigne, che nell’allenamento di ieri ha accusato un fastidio alla schiena ed è a rischio per la gara del Liberati. Dalle parole di Corini, il quale avrà a disposizione due sedute ulteriori tra oggi e domani per valutarlo, sarà possibile avere una disamina più chiara sull’eventuale presenza o meno dell’ex Frosinone, ma lo studio di soluzioni alternative è già al vaglio del tecnico.
Se Insigne dovesse smaltire in tempi rapidi il fastidio, difficilmente il suo posto sull’esterno destro verrebbe toccato: nonostante sia reduce da prestazioni non esaltanti è comunque uno dei giocatori dal tasso tecnico più elevato, capace di guizzi improvvisi e soluzioni balistiche notevoli. Se invece la schiena dovesse continuare a dare il tormento, al punto nella peggiore delle ipotesi di pregiudicarne la convocazione, Corini potrebbe comunque contare su Valente e Di Mariano: i due, vista la contemporanea assenza di Di Francesco (il quale probabilmente rientrerà nel prossimo impegno con il Catanzaro), diventerebbero a quel punto i favoriti per comporre il tridente ai lati di Brunori (o alle sue spalle qualora venga riproposto il 4-2-3-1, con Coulibaly in pole come trequartista), con Mancuso pronto a dare battaglia a partita in corso.
Inoltre, sia il numero 30 che l’ex Lecce garantiscono una certa pericolosità su entrambe le fasce: il primo dovrebbe partire a destra come di consueto, lasciando la corsia mancina al compagno con la possibilità di scambiarsi la posizione a partita in corso. Per quanto Di Mariano si sia in diverse occasioni dimostrato più efficace sul versante destro, il tecnico tende a privilegiare soluzioni già collaudate e Valente raramente è stato utilizzato dal primo minuto a sinistra: toccherà dunque al «picciotto» riscattare l’impalpabile prestazione con il Cittadella su quel fronte sperando, al pari del numero 30, di cancellare lo zero alla voce reti segnate e diventare il tredicesimo marcatore diverso nella cooperativa del gol rosanero.