Palermo, a scuola di spaccio: novemila cessioni e 150 clienti davanti ai bambini

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sullo spaccio allo Sperone.

Spaccio di droga a ciclo continuo nelle piazze dello Sperone davanti alle scuole e ai bambini, una frenetica attività di cessioni di dosi dalla mattina alla morte con il supporto di un gruppo di minorenni. Pur di fare soldi i trafficanti se ne infischiano di tutelare i più piccoli e, anzi, li utilizzano per contribuire a fare più denaro, il quadro desolante e di profondo degrado sociale in una città afflitta da mille mali- non solo criminali ma anche economici e culturali – viene fuori, per l’ennesima volta, dall’ultima indagine dei carabinieri sul business degli stupefacenti in una festa della città che ormai da decenni è una sorta di centrale dello smercio di droghe a cielo aperto H24.

I numeri dell’operazione che ha consentito di azzerare tre piazze di spaccio sono imponenti: 38 indagati tra i quali quattro minorenni, per le quali si procede a parte, 15 personaggi finiti in carcere e altri tre con obbligo di dimora e di presentazione alle forze dell’ordine. Ma non solo. Nell’ondinenza firmata dal gip Angela Lo Piparo, su richiesta dei pr Maria Vittoria Campanile e Salvatore Leopardi, si fa riferimento ai risultati dei servizi di osservazione, con telecamere e pedinamenti, scaturiti nella ricostruzione di novemila cessioni. Ma segnalazione alla prefettura di più di 150 consumatori di sostanze al sequestro di un chilo e mezzo tra hashish morijuana, crack e cocaina, la stima di un giro d’affari giornaliero da cinquemila euro. Dati che la dicono lunga su quanto sia florido il business degli stupefacenti e come nei quartieri popolori, dove la prima emergenza resta.