Palermo a Manchester, Mirri: «Soriano conosce Palermo meglio di tanti palermitani. Non vogliamo essere società meravigliosa di Zamparini»
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” riporta alcune parole di Dario Mirri direttamente dal ritiro di Manchester.
Dario Mirri, presidente del Palermo, suona strana questa sinergia tra Palermo e Manchester, o mezza Manchester. «Convinzione mia: Palermo è una grande opportunità. Sono andato in giro a raccontarla. Il City Group è la migliore società produttrice di calcio al mondo. Ferran Soriano, l’ad, è un uomo del Mediterraneo. Conosce Palermo meglio di tanti palermitani. È andata così».
Definisca Palermo come opportunità. «La quinta città italiana. Il riferimento di almeno mezza regione, la Sicilia occidentale. Al Sud c’è solo il calcio. Le potenzialità inespresse sono enormi. Dall’accademia che vogliamo creare all’internazionalizzazione della squadra e del marchio. Lo abbiamo spiegato e il City ha capito».
C’è una road map, supponiamo. «L’ambizione, o il sogno se si preferisce, è tornare in Serie A. Naturalmente per rimanerci, perché non c’è nulla di peggio che salire e poi ricadere: non ne esci più. Niente squadre ascensore come ai tempi di mio zio Renzo Barbera negli anni Settanta. Né vogliamo essere la società meravigliosa di Zamparini che si basava sull’intuito del proprietario e su scelte tecniche azzeccate, ma non aveva fondamenta né asset come il centro sportivo. Un grande sogno senza basi solide diventa un incubo. A prescindere da Dybala, Pastore, Cavani che vanno e vengono, ci vogliono pilastri stabili».