L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla gara del Palermo contro il Catanzaro e le scelte di Baldini.
In tre per due maglie, ma le caratteristiche non aiutano granché. Il centrocampo resta il vero nodo cruciale nel 4-2-3-1 di Baldini, visti gli uomini che si ritrova a disposizione attualmente. Tra Odjer, De Rose e Dall’Oglio non c’è un regista di ruolo in organico, per di più l’ultimo dei tre elencati è più adatto a giocare da mezzala in una mediana a 3 che non da interno in una linea a 2.
Non a caso, quando Filippi ha schierato il Palermo col 3-4-2-1, Dall’Oglio ha spesso giocato da trequartista e non da mediano, ma è la sua carriera ad inquadrarlo in un centrocampo a tre. Al momento, complice l’emergenza Covid, non è che Baldini abbia avuto possibilità di provare chissà quali soluzioni a centrocampo. Anzi, è proprio in quel reparto che ha dovuto adattare Doda negli allenamenti della scorsa settimana, facendo anche tornare in campo Santana pur di allenarsi con undici elementi.
È evidente che lì in mezzo alberghino le maggiori incognite per i rosanero, ma tra tanti
dubbi c’è una certezza, di certo non piacevole: l’uomo d’ordine, a centrocampo, manca. E nel 4-2-3-1, che sia in mediana o che sia sulla trequarti, uno in grado di impostare serve. Con questo modulo, ne ha già pagato le spese Boscaglia, costretto dapprima a tappare le falle cambiando schieramento, per poi alzare bandiera bianca.