Palermo a Catanzaro. Adesso a centrocampo è ressa
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su centrocampo del Palermo che in vista della sfida di Catanzaro.
Quando la coperta è lunga e il talento sconfinato diventa tostissimo per un allenatore trovare posto a tutti: è ciò che sta accadendo a Corini con il centrocampo, che dopo un girone d’andata con numeri importanti e continue rotazioni nell’undici titolare ha aggiunto all’organico un profilo giovane e con ampi margini di miglioramento come Ranocchia, sul quale il City Group ha fatto un investimento di livello.
Il tecnico dovrà trovare il giusto spazio per tutti e sette i componenti della mediana: una bella gatta da pelare se si considera che Segre e Gomes in questo momento sono pressoché insostituibili e gli altri, tolto Vasic, hanno tutti trascorsi significativi in Serie A. Dopo la prova opaca dell’intero reparto a Cittadella, condizionata in parte dall’assenza del francese e dalla scarsa vena di Henderson, contro il Modena è arrivata una risposta di carattere, fondamentale per trascinare i rosa alla vittoria: il primo gol è una combinazione tra lo scozzese (assist) e il numero 8 (gol), nel terzo è lo stesso Segre a fare il passaggio vincente (dopo la palla rubata da Gomes e la ripartenza impostata da Vasic) e nel quarto sempre lui avvia il contropiede poi rifinito da Mancuso e concretizzato da Soleri.
Venerdì, dando per scontata la conferma di Gomes e Segre, saranno in cinque a contendersi la terza piazzola di centrocampo. Non sarà facile scegliere: Henderson contro i «canarini» è stato uno dei migliori, Vasic ha confermato di poter essere devastante in campo aperto e nel gioco aereo, Coulibaly sta recuperando la miglior forma dopo l’infortunio e Ranocchia non è certo approdato al Palermo per fare la riserva. Chi quasi certamente non partirà titolare è Stulac ma questo, come attestano le reti al fotofinish con Spezia e Cremonese e quella all’andata con il Catanzaro, non lo rende meno pericoloso per gli avversari: a Cittadella ha commesso un errore grossolano lasciando in dieci i compagni, ma questo lo renderà ancora più determinato per far gioire di nuovo il popolo rosanero.