Oggi è un giorno speciale per tutti i tifosi rosanero: il 1° novembre del 1900, infatti, nasceva il Palermo.
In origine però, la maglia dell’Anglo-Palermitan Athletic and Foot-Ball Club aveva i colori sociali rosso e blu, ma la prima divisa con cui la squadra palermitana scese in campo, stando alle cronache dell’epoca, era bianca e rossa. Lo stemma del Palermo Foot-Ball Club, invece, era per metà bianco e per metà blu, i colori che sono stati scelti dalla società di viale del Fante per la terza maglia da indossare in questa stagione.
Questi 120 anni di storia rosanero sono stati costellati da momenti rosa, come le vittorie, le gioie, le promozioni, ma anche da momenti in nero, come le retrocessioni, passaggi di proprietà non trasparenti e ben cinque fallimenti. Ma si sa, il calcio, come ogni sport, è fatto così. Ci sono i momenti belli e momenti brutti. Un giorno la tua squadra sembra toccare il cielo con un dito, come quella Champions League sfiorata qualche anno fa, e toccare, di nuovo, il fondo del baratro poco più di un anno fa con il fallimento e la ripartenza dalla Serie D.
Il Palermo e i palermitani, però, hanno sempre saputo reagire con orgoglio e appartenenza alle avversità del destino. Un anno e mezzo fa è nata una nuova società, un nuovo progetto, la cui crescita è stata sicuramente colpita dall’emergenza coronavirus.
Quest’anno, infatti, oltre alla celebrazione del 120º anniversario, sarebbe stato inaugurato il Museo rosanero. A causa dell’aumento dei contagi e delle nuove misure restrittive introdotte dal Governo, però, l’apertura slitta a data da destinarsi.
Oltre al museo e alla maglia celebrativa, al momento entrambe le celebrazioni rinviate, per commemorare la fondazione del club era stata programmata l’emissione di un francobollo dedicato al Palermo, disegnato dall’artista Francesco De Grandi. Unico evento sopravvissuto al Covid: questa mattina, infatti, è stato aperto eccezionalmente l’ufficio postale di viale Alcide De Gasperi, dove saranno disponibili per la vendita sia il francobollo, sia gli altri materiali filatelici da collezione.
Inutile rivangare i fasti del passato dell’epoca “Zampariniana”, come le vittorie in casa della Juventus, la finale di Coppa Italia o le partecipazioni in Coppa Uefa/Europa League. Si, è inutile, perché quel Palermo non esiste più.
Il Palermo è risorto dalle proprie ceneri, appena un anno e mezzo fa. Ciò non toglie che la piazza palermitana resti una piazza ambiziosa, che non vede l’ora di ritornare a calcare palcoscenici importanti del panorama del calcio italiano ed internazionale. Ma è una risalita lunga e faticosa.
Il Girone C di Serie C, dove si trova il Palermo di mister Boscaglia, è il girone più complicato, con all’interno squadre blasonate come Bari, Ternana, Avellino, Catania e altre. La squadra non è partita bene, appare incompleta specialmente nel reparto offensivo, ma non merita sicuramente il fondo della classifica. Il cluster di coronavirus esploso all’interno della squadra non ha favorito sicuramente la crescita fisica dei calciatori, ma la speranza è che non appena entrata in forma, la squadra inizierà a girare per come vuole Boscaglia, mettendo in mostra le proprie qualità, cercando di appianare prima possibile le lacune mostrate in questo avvio di campionato.
D’altronde, la storia del Palermo è questa. Rosa e nero, gioia e dolore, dolce e amaro.