Padova-Palermo. La partita alla lavagna. Recuperi e un occhio a Ronaldo, Luperini è l’ago della bilancia
Sarà come una sfida a scacchi, Baldini e Oddo studiano le ultime mosse
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulle scelte di Baldini per Padova-Palermo.
Una sfida a scacchi, fin quando non si scende in campo. La scelta delle «pedine» nel primo round di Padova-Palermo balla sul filo dei duelli, quelli che finora la squadra di Baldini ha quasi sempre vinto in questi play-off, ma che per la squadra di Oddo si sono rivelati decisivi pur trovandosi spesso in sofferenza.
La forza del gruppo da un lato, la qualità eccelsa dei singoli dall’altro. Se è vero che le finali si decidono sempre (o quasi) al ritorno, la gara d’andata diventa l’occasione per studiare al meglio qualità e difetti di chi ci si trova di fronte. Per il Palermo, l’ago della bilancia sarà ancora una volta Luperini. Più delle altre volte, se possibile, perché il suo lavoro oscuro tra le linee sarà determinante per bloccare la principale fonte di gioco patavina. Quando si parla di singoli, infatti, non si può non parlare di Ronaldo, che in cabina di regia è tra i migliori giocatori di tutta la Serie C.
Se Baldini ha più volte paragonato Luperini a Kanté, è proprio in questa partita che
deve dimostrare di essere quel tipo di giocatore. Con qualche sacrificio inevitabile in termini di inserimento, ma con la capacità di interferire sulle giocate del Padova, che a centrocampo parte di solito con tre uomini (Ronaldo vertice basso e due interni, che nella precedente sfida col Catanzaro sono stati Dezi e Germano). Numericamente, nel 4-2-3-1 di Baldini, il lavoro di Luperini diventa fondamentale anche solo per non trovarsi in inferiorità su quella zona di campo.
In avanti, non sono attese grosse novità rispetto alla formazione tipo. Floriano e Valente sugli esterni, con Brunori a scardinare la difesa biancoscudata. Velocità e uno contro uno ci sono, la freddezza sotto porta del capocannoniere della C dovrà fare il resto. La caccia ai 30 gol stagionali (gliene mancano solo due) è ancora viva e il Padova è nel mirino per diventare la diciannovesima «vittima» stagionale dell’italo-brasiliano. Il punto debole della retroguardia di Oddo è proprio la rapidità nel chiudere gli attaccanti in profondità, ma è chiaro che i rosa non potranno attendersi vita semplice. Soprattutto Valente, perché dal suo lato potrebbe trovarsi faccia a faccia con Curcio, che dei terzini a disposizione del Padova è forse il più pericoloso nelle sortite offensive.