Silvio Baldini è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della finale di andata tra Padova e Palermo.
Ecco le sue parole:
«Situazione diffidati limite inconscio? Se me ne accorgo, quel giocatore non gioca la finale. Dobbiamo giocare con la fiducia di essere i più forti, sapendo che in questi mesi questa squadra ha condiviso difficoltà e gioie come una famiglia. Un legame con Oddo? Io sono io, semplicemente ho grandissimo rispetto di chi mi trovo davanti. Il calcio non è la carriera, è l’adrenalina di aspettare con gioia questo momento. Io dò al campo delle cose, perché mi aspetto che poi il campo possa darmi indietro emozioni. Voglio vivere il campo per cercare e trovare me stesso. L’espressione del mio lavoro deve essere questo. Io cerco quella magia, quel vento in cui c’è il passato, il presente e il futuro. Il 23 dicembre mi hanno chiamato e il 24 ho firmato. E io sapevo già che il destino mi aveva dato una possibilità. Questa era la mia possibilità. E non mi sono mai nascosto: ai giocatori dicevo che se fossi riuscito a entrare nel loro cuore, sarebbero state delle persone migliori. Ora è il momento di raggiungere il nostro sogno. Io quando son venuto qui ho avuto fede, dentro di me sapevo che potevamo raddrizzare la situazione. Se non ci credi, non può succedere».