Chi contro il Milan si aspettava il tanto sperato primo gol stagionale di Franco Vazquez o l’esultanza con il violino di Alberto Gilardino dovrà attendere. Ancora per poco si augureranno i sostenitori del Palermo. Nel frattempo però ci si goda la doppietta di Oscar Hiljemark, unica nota positiva della gara andata in scena ieri sera alla “Scala del Calcio”. Lui, lo svedesino soprannominato “U Biunnu” e che adesso merita a buon diritto di essere chiamato per nome e cognome. E a gran voce anche.
Arrivato a Palermo nella finestra estiva del calciomercato direttamente dall’Europeo Under 21 vinto con la sua Svezia, l’ex PSV Eindhoven ha subito dimostrato una grande personalità, cosa che non sempre è riscontrabile in giocatori della sua età (è un classe ’92), specialmente se non hanno mai giocato nel campionato italiano. Eppure eccolo lì, ad accogliere senza batter ciglio la proposta di Maurizio Zamparini accettando di indossare la “pesante” maglia numero 10. Eccolo lì a debuttare senza paura alla prima di campionato a gara in corso contro il Genoa, ma soprattutto a scendere in campo da titolare. Per ben due volte di fila.
E la responsabilità non era certamente cosa da poco. Già, perché in entrambe le occasioni Oscar Hiljemark andava a prendersi quel posto che nello scacchiere di Beppe Iachini è stato fin qui dell’insostituibile Luca Rigoni. E se contro il Carpi si è trattato di una scelta obbligata a causa dello stop del numero 27, ieri sera a Milano non è stato così. Il tecnico ascolano ha voluto premiare il suo “gol alla Rigoni” siglato domenica scorsa contro i biancorossi e lo svedese ha premiato la scelta dell’allenatore segnando ben due reti, questa volta “alla Hiljemark”. La prima di testa sul corner battuto da Quaison, la seconda con un inserimento perfetto sul suggerimento altrettanto perfetto di Gilardino.
Una doppietta, alla seconda da titolare, sotto i riflettori del “Meazza” contro i pluripremiati del Milan. Niente male, no? Tre gol in due gare sono un bottino da urlo che, se da un lato fa sorridere i tifosi rosanero, dall’altro inguaiano Beppe Iachini. E non poco. Qualcuno giura addirittura di averlo sentito esclamare: “E adesso come faccio a lasciarlo in panchina?”. Un vero rompicapo per il mister dei siciliani, un grande spettacolo per il Palermo.