Orsato sugli arbitri: «Sudditanza psicologica? Si sbaglia perché si è umani»
L’ex arbitro e neo Commissario dello sviluppo per il talento arbitrale dell’AIA, è intervenuto su Radio CRC per parlare dell’andamento arbitrale della stagione fin qui disputata:
«La sudditanza psicologica degli arbitri? Si sbaglia perché si è esseri umani, non per altro. Bisogna capire che come il giocatore commette degli errori, può farlo anche l’arbitro. L’arbitro sbaglia perché è un essere umano, ma scende sempre in campo per cercare di fare del proprio meglio. Se odiavo il Var? Assolutamente no. Mi arrabbiavo con me stesso quando andavo allo schermo, perché sapevo di essermi perso qualcosa. E quindi poi analizzavo per correggere il mio posizionamento, al fine di non arrivare ad usare il VAR. Ma non perché non sia utile, attenzione, ma piuttosto perché usarlo vuol dire aver commesso un errore o essersi perso qualcosa. Io ho vissuto tutti i passaggi epocali e le innovazioni della gestione arbitrale. Posso assicurare che il VAR è una fortuna, perché oggi si può correggere il tutto il tempo reale. Trasparenza arbitrale? Non mi occupo di Open VAR, quindi non conosco la materia, ma credo che sia utile per la trasparenza. La nostra associazione ha sempre puntato alla trasparenza, ammettendo sempre gli errori ed evidenziando la possibilità di migliorare. Ritengo, però, che bisognerebbe tante volte dire anche quando gli arbitri fanno bene e non solo quando fanno male. Si parla troppo spesso degli arbitri solo quando si commettono errori».