Orsato: «Gli arbitri bersaglio di ogni frustrazione. Vi piacerebbe se insultassero i vostri figli?»

Italian referee Daniele Orsato gestures during the Italian Cup (Coppa Italia) semi-final second leg football match Juventus vs AC Milan on June 12, 2020 at the Allianz stadium in Turin, the first to be played in Italy since March 9 and the lockdown aimed at curbing the spread of the COVID-19 infection, caused by the novel coronavirus. (Photo by Miguel MEDINA / AFP) (Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

Daniele Orsato, ex arbitro internazionale e attuale Commissario per lo Sviluppo del Talento Arbitrale dell’AIA, è tornato a difendere la categoria dei direttori di gara, troppo spesso oggetto di critiche feroci e insulti. In un’intervista rilasciata al Corriere del Veneto, ha posto l’accento sulle difficoltà degli arbitri, soprattutto nei campionati minori.

«Nelle categorie inferiori l’arbitro è solo, e questo andrebbe considerato da tutti. Le parole sui campi di periferia pesano come macigni, e le decisioni non sono affatto semplici. In quei contesti, le offese hanno un impatto ancora più forte rispetto alla Serie A», ha spiegato Orsato.

L’ex fischietto ha poi invitato a un cambio di prospettiva: «Pensate a quei ragazzi e ragazze come se fossero i vostri figli. Vi piacerebbe vederli bersagliati da insulti gratuiti e cattiverie? Se sugli spalti si riflettesse su questo, forse si guarderebbe agli arbitri con occhi diversi, riconoscendone il valore e il ruolo, anziché sfogare su di loro ogni frustrazione».