Orgoglio Palermo! Gilardino salva Iachini, ma la vera vittoria è del tecnico rosanero
Doveva essere vittoria e vittoria è stata. Questo pomeriggio contro il Chievo non serviva giocare bene per vincere meritatamente, bisognava solamente intascare i tre punti. A tutti i costi. Lo aveva chiesto Maurizio Zamparini con l’ultimatum dato a Beppe Iachini. Lo avrà chiesto tacitamente lo stesso tecnico ai propri ragazzi, così come tacitamente loro hanno raccolto la richiesta senza troppi giri di parole. Ed in effetti i tre punti sono arrivati. Punti d’oro che consentono al Palermo di smuovere finalmente la propria classifica salendo a quota 14 lunghezze, scavalcando proprio i clivensi e lasciandosi alle spalle Genoa, Bologna, Udinese, Frosinone, Verona e Carpi.
I rosanero hanno vinto per i tifosi, che al “Renzo Barbera” non esultavano dalla prima giornata di campionato, ma hanno vinto soprattutto per il proprio tecnico. Quello di questo pomeriggio è stato un successo voluto ad ogni costo e conquistato con il cuore. La vittoria di un gruppo che riesce a fare nuovamente breccia nel cuore dei propri sostenitori proprio quando la corda era diventata sottilissima e stava per spezzarsi, come non accadeva forse dall’anno dell’amara retrocessione. La vittoria di un gruppo compatto, di una squadra che con orgoglio ha voluto difendere quanto di buono è stato fatto in questi ultimi anni, ovvero sin da quando Beppe Iachini si è accomodato sulla panchina del club di viale del Fante.
Eppure vincere non è stato così semplice, anzi tutt’altro. Nel primo tempo a fare da padrona tra i rosanero era la tensione, una di quelle che si può tagliare a fette. Il Palermo è sembrato infatti troppo timoroso, di contro aveva davanti un Chievo ben organizzato in ogni parte del campo e che più di una volta è andato vicino al gol del vantaggio. Nei primi 45’ il cambio modulo non sembrava dare i suoi frutti, con i rosanero che incappavano sempre nelle stesse pecche: cross fuori misura o facilmente ribattuti, palloni persi in mezzo al campo, troppi errori nell’ultimo passaggio. Poi l’intervallo. Una strigliata di “sergente Beppe” o una semplice reazione d’orgoglio ai fischi che li hanno accompagnati negli spogliatoi, sta di fatto che nella ripresa gli uomini di Iachini sono tornati in campo con un altro spirito. Quello giusto.
Ed anche se la prestazione dei secondi 45’ non è stata da 10 in pagella, certamente lo sono stati la grinta ed il carattere. Vittoria del gruppo dicevamo, ma ad onor del vero a brillare più degli altri sono stati i soliti noti. Franco Vazquez (autore della battuta dalla bandierina che ha portato infine al vantaggio dei rosanero) che con tunnel, dribbling e colpi di tacco superlativi si è fatto spesso beffe degli avversari dimostrandosi ancora una volta di un altro pianeta; Stefano Sorrentino, anche oggi decisivo ed in gran parte autore dei tre punti conquistati (vedi parata su Pepe al 93’); ed infine Alberto Gilardino, match-winner di Palermo-Chievo grazie alla spizzata vincente su sponda di testa di Sinisa Andelkovic.
Si dice che il Palermo oggi abbia salvato il proprio tecnico. Adesso la speranza è che Beppe Iachini salvi i rosanero come solo lui sa fare, di strada fare ce n’è ancora tanta…