Orgoglio Palermo, adesso credici!
Alzi la mano chi alla vigilia di Napoli-Palermo immaginava di leggere sul tabellone del “San Paolo” l’1-1 finale. Alzi la mano chi immaginava di restare addirittura deluso perché il punto portato a casa è solo uno e non tre. Probabilmente nessuno e non c’è da meravigliarsi. I rosanero, infatti, avevano tutte le carte in regola per essere la vittima sacrificale di un Napoli che doveva vincere a tutti i costi per superare in classifica la Roma. Se a questo si aggiungono il morale sotto le scarpe con cui il Palermo si approcciava alla sfida e le troppe reti subite da una difesa che nelle scorse giornate ha fatto acqua da tutte le parti, ecco spiegato perché prima del fischio iniziale di Napoli-Palermo ci si aspettava ben altro risultato. Ad esempio una goleada, accompagnata dall’ennesima umiliazione stagionale.
Ma così non è stato. Anzi, sul terreno di gioco del “San Paolo” è accaduto tutto l’opposto. A vincere sono state le motivazioni della squadra di Diego Lopez, alimentate probabilmente dalla sconfitta dell’Empoli a Crotone o forse scosse dal nuovo ribaltone in panchina. Chi lo sa. Fatto sta che il Palermo sceso in campo contro il Napoli è stato quello che nessuno si aspettava. Una squadra compatta, coraggiosa, cinica, orgogliosa e vogliosa di dimostrare che il campionato non è ancora finito in ottica retrocessione. Una squadra che, come ai vecchi tempi, può dire la sua contro qualsiasi avversario.
È vero, numeri alla mano sembra non esserci stata partita. La squadra di Sarri, infatti, ha tirato 11 volte nello specchio della porta contro le sole due occasioni dei rosanero, ma chi ha guardato Napoli-Palermo non può non affermare a gran voce che quel pareggio i siciliani se lo sono proprio meritato. Una difesa super, un centrocampo che ha funzionato alla perfezione ed un attacco che ha visto Nestorovski interrompere il digiuno che durava da ben otto partite: questi gli ingredienti fondamentali per compiere un’impresa che poteva essere ancora più grande. Il Palermo è infatti riuscito a fermare la macchina da gol Napoli, neutralizzando colpo su colpo tutti i tentativi dei vari Mertens, Callejon ed Insigne. Tranne uno. Quel maledettissimo tiro di Mertens finito in rete per una papera di Posavec. Lo stesso Posavec che fino a quel momento (e anche dopo) tra i pali sembrava Superman ed in tantissime occasioni aveva salvato il risultato.
Inutile dunque addossare le colpe al giovane portiere croato, perché se il Palermo è riuscito a strappare almeno un punto al temibilissimo Napoli è anche merito suo. Adesso i punti di distacco dall’Empoli sono 10 e la speranza è che questo insperato pareggio dia il morale e la carica giusta per battere domenica prossima il Crotone in casa e lanciarsi in una difficile, ma ancora possibile, rincorsa. Ieri sera si è visto il miglior Palermo di tutta la stagione, che sia questo il punto di partenza?