Ora legale: la decisione dell’Italia sul cambio orario definitivo

L’Unione Europea, sotto richiesta di alcune nazioni del nostro continente, ha deciso di abolire l’obbligo del cambio d’orario. Alcuni mesi fa infatti, i singoli Paesi dell’UE hanno ricevuto il consenso di decidere autonomamente se affidarsi ad un unico fuso orario o mantenere l’alternanza consueta.

Tra le nazioni a chiedere la rettifica sugli orari c’è la Francia, che con un referendum ha disposto l’abolizione dell’Ora Legale, mantenendo di fatto per tutto l’anno l’Ora Solare. Il metodo è stato già testato dalla Russia, che ha abbandonato a tempo indeterminato l’Ora Legale. Ciascuno Stato dovrà quindi decidere entro il 2021 quale fuso orario adottare, così che le lancette non vengano più spostate. Ma gli italiani dovranno continuare a spostare le lancette a marzo e a settembre? O questo per noi sarà l’ultimo anno di alternanza? Scopriamolo.

La decisione dell’Italia
L’Italia ha detto di no, decidendo quindi di mantenere la consueta alternanza tra Ora Solare e Legale. Quest’anno gli italiani dovranno effettuare il cambio di orario sui propri orologi domenica 29 marzo. A Bruxelles il governo Conte bis ha già depositato la domanda di mantenimento della situazione attuale, senza apporre nessun cambio.

In realtà questa proposta del cambio orario può sembrare paradossale, in quanto l’Europa intera si trasformerebbe in un mosaico di orari diversi.

Un gran confusione dunque, soprattutto per chi viaggia da uno Stato all’altro per motivi di lavoro o familiari. Fatto sta che il quadro completo ci sarà soltanto a fine 2021, quando tutte le nazioni presenteranno le loro personali richieste all’Unione Europea.

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Redazione Ilovepalermocalcio