L’ex allenatore di Genoa e Spezia Claudio Onofri, intervistato da “Il Secolo XIX” ha parlato in vista della gara dello stadio Renzo Barbera tra il Palermo di Michele Mignani e la Sampdoria di Andrea Pirlo.
«Esordio complesso per Mignani a Palermo contro una rigenerata Sampdoria. Il sistema di gioco più utilizzato in carriera dal tecnico è il 4-3-1-2, ma visto il poco tempo avuto e la necessità di blindare la fase difensiva potrebbe modellare il reparto ridisponendolo a 3: schierato così nell’ultima gara col Pisa da Corini. Il solito Brunori l’aveva messa in porta due volte ampliando il suo score a 14 reti. Valutazioni in corso, diverse le strade percorribili, anche quella che porta al 4-3-3. Cambiamenti non di schemi ma di atteggiamento sollecitati però al suo arrivo dalla società rosanero, dopo l’ultimo pessimo periodo, decifrato da ben 4 sconfitte in 5 gare, unica striminzita vittoria a Lecco, con ben 14 reti subite mettendo in risalto una pochezza difensiva allarmante. L’imponderabile nel calcio è certezza, nelle precedenti 6 gare gli uomini di Corini avevano prodotto 14 punti scuotendo la rete avversaria per ben 13 volte, con 2 pareggi e un successo in difficili trasferte a Cremona, Catanzaro e con il FeralpiSalò, tramortendo in casa con valanghe di gol Modena, Bari e Como. Pirlo sa perfettamente, al di là dell’ottimismo che trapela in seguito alle 4 vittorie consecutive, che al Barbera tutto sarà complicato. Immaginiamo che il copione pensato dal mister blucerchiato sarà pressare alto mettendo in difficoltà i siciliani anche nei passaggi più semplici, inducendoli a errori che tramutino al più presto il calore della tifoseria palermitana in contestazione, componenti che in quello stadio si avvertono eccome».