Odjer: «Ho avuto la sensazione che Antenucci avesse pronunciato un’offesa razzista. Ecco cosa ha fatto dopo»

L’edizione odierna de “La Repubblica” riporta le dichiarazioni di Moses Odjer, centrocampista del Palermo:

«Frase razzista contro il Bari? Ho avuto la netta sensazione che Antenucci avesse pronunciato un’offesa razzista. Lui invece ha ammesso di avermi offeso, ma ha negato di avere pronunciato quello che io credevo di aver sentito. Dopo la partita mi ha mandato un messaggio per giurarmi di non avere detto nulla di razzista. Per me il discorso si è chiuso lì. Purtroppo il razzismo è ancora d’attualità, sembra assurdo che una persona possa essere giudicata per il colore della propria pelle. A volte il razzismo che fa più male è quello silenzioso, fatto di sguardi, teste basse e indifferenza, ma bisogna essere forti. A mio figlio Thomas insegnerò a giudicare le persone dagli occhi, perché dicono sempre la verità. E non dal colore della pelle».

«Al di fuori del calcio per me esiste solo la mia famiglia: mia moglie Antonia e mio figlio Thomas. Sono tutta la mia vita, la mia forza, la mia motivazione. Quando sono con loro sono la persona più felice del mondo».

«Se ho incontrato altri ghanesi a Palermo? Mi è già capitato. Noi africani abbiamo un grande senso di fratellanza a prescindere dalle divisioni nazionali. In squadra ci sono Kanoute che è senegalese e Marong che è gambiano: per me è un gran piacere condividere i valori della mia Africa. Cosa è per me il calcio?Metà della mia vita. L’altra metà è la famiglia. Grazie al calcio ho realizzato i miei sogni da bambino e ho dato un po’ di serenità ai miei cari. Ringrazio Dio per avermi dato questa possibilità: penso a questo ogni giorno della mia vita».

 

 

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Redazione Ilovepalermocalcio