“Odiava la Juve”: Marcello Lippi lo può raccontare dopo 30 anni | Una ferita che sanguina ancora
Il ct della nazionale campione del mondo del 2006 ha rilasciato una confessione clamorosa che ha lasciato tutti senza parole.
Uno dei principali allenatori della storia del calcio italiano è stato senza ombra di dubbio Marcello Lippi. Il tecnico di Viareggio ha vinto praticamente di tutto nella sua carriera. Di sicuro però il fiore all’occhiello presente nella sua bacheca è il Mondiale del 2006, conquistato contro ogni pronostico.
Il commissario tecnico riuscì infatti nella storica impresa portando gli azzurri sul tetto del mondo in un periodo buio per il calcio italiano, vista la vicenda di Calciopoli che incombeva, senza considerare che, almeno secondo i pronostici della vigilia, c’erano altre nazionali ben più favorire per ottenere il successo.
Nel corso della sua carriera da mister però Lippi ha legato di sicuro il suo nome ad un club in particolare. Stiamo parlando della Juventus, squadra che ha allenato per diversi anni. E’ proprio sulla Vecchia Signora però che di recente l’allenatore ha avuto uno sfogo a dir poco clamoroso, sviscerano fuori una ferita sanguinosa che si è tenuto dentro per più di 30 anni.
Rivelazione scioccante di Lippi sulla Juve
Di recente Marcello Lippi ha rilasciato una lunga intervista al podcast ‘Ricomincio dal no’ di Caterina Balivo. Il tecnico ha trattato vari temi, e tra questi ha fatto venire alla luce una rivelazione alquanto clamorosa. Il 73enne infatti ha rivelato il sentimento del padre nei confronti della Juventus: “Odiava la Juve, era un vecchio socialista di quelli al bar, che odiano il potere”.
Una cosa impensabile dunque, che però Lippi ha fatto venir fuori dopo diversi anni. Lo stesso allenatore poi ha raccontato anche un retroscena sullo stesso genitore risalente a quando accettò l’incarico di allenare i bianconeri: ”Ci lasciò nel 1991, quando nel 94 accettai l’incarico di allenare i bianconeri andai alla sua tomba e gli dissi “Papà, abbi pazienza, ma io ci vado alla Juve. Stammi vicino, te ne farai una ragione, ma io ci vado alla Juve”.
Un’avventura diventata storia d’amore nonostante il padre
Nonostante l’asio del padre nei confronti della Vecchia Signora, Lippi è approdato comunque alla guida dei bianconeri, e ne è diventato anche un simbolo assoluto.
Alla Juventus il tecnico ha vinto di tutto, tra cui l’ultima storica Champions League del 1996, e i tifosi ancora oggi gli sono riconoscenti.