Nuovo terremoto nel calcio italiano. Perquisizioni in corso della Guardia di Finanza
(ANSA) – MILANO, 13 DIC – I finanzieri del nucleo speciale di polizia valutaria della guardia di finanza di Milano, coordinati dalla procura, stanno eseguendo perquisizioni nei confronti di un agente sportivo italiano e delle sue società, nonché undici richieste di consegna di documenti, anche informatici, nei confronto di altrettanti club tra cui Juventus, Torino, Milan, Inter, Verona, Spa, Fiorentina, Cagliari, Roma, Napoli e Frosinone.
I reati ipotizzati sono di natura fiscale, riciclaggio e autoriciclaggio e riguardano l’attività di un noto agente sportivo straniero in collaborazione con l’agente italiano.
Sono Fali Ramadani e Pietro Chiodi i due indagati nell’inchiesta milanese per reati fiscali, riciclaggio e autoriciclaggio con al centro le commissioni in varie operazioni di compravendita di calciatori.
Nell’ambito della nuova inchiesta milanese sul calciomercato, la Guardia di finanza, coordinata dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e dal pm Giovanni Polizzi, si è recata nelle sedi di vari club – che non sono indagati – per acquisire la documentazione su molte operazioni di compravendita gestite da Fali Ramadani e Pietro Chiodi, tra cui secondo quanto si apprende quella che ha portato Miralem Pjanic dalla Juve al Barcellona e il passaggio di Federico Chiesa dalla Fiorentina alla Juventus. Ramadani, inoltre, risulta agente del difensore del Napoli Kalidou Koulibaly e del tecnico della Lazio, Maurizio Sarri.
Al centro della nuova inchiesta milanese sul calciomercato ci sarebbe un presunto sistema attraverso il quale il procuratore sportivo Fali Ramadani, insieme al suo collaboratore e agente Pietro Chiodi, sarebbe riuscito a non versare alcuna imposta in Italia sulle mediazioni e sulle commissioni ottenute dalle compravendite dei calciatori da lui rappresentati. Un sistema che, secondo gli inquirenti, si baserebbe su società all’estero e su un meccanismo, dunque, di “esterovestizione societaria”