L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla hodling di Mansour a Palermo per muoversi per il centrosportivo.
Squadra ma anche impianti nel futuro del nuovo Palermo. Il piano d’azione del City Football Group, già delineato in attesa della ratifica dell’affare che verrà sancito con la cessione da parte del presidente Dario Mirri del pacchetto di maggioranza del club rosanero, è a largo raggio. E prevede, oltre alla costruzione di una compagine competitiva, anche l’impulso per sostenere il progetto dal punto di vista delle infrastrutture. Parola che in questo caso fa rima con centro sportivo, in cima alla lista degli investimenti che hanno in mente i nuovi proprietari in perfetta sintonia con le ambizioni di Mirri che ha sempre definito la nuova “casa” del Palermo una garanzia di continuità aziendale, un asset decisivo per il futuro del club in grado di creare valore nel lungo periodo e, dato che la destinazione d’uso sarebbe per la prima squadra e anche per il settore giovanile, di alimentare un forte senso di appartenenza.
CASA ROSANERO. Centralità del centro sportivo? Ne sono consapevoli pure i nuovi investitori disposti a realizzare l’opera già avviata a Torretta, comune nel palermitano, verosimilmente senza l’accesso agevolato con il Credito Sportivo (istituto deputato al finanziamento totale della struttura in base al progetto iniziale) ma utilizzando risorse proprie. La holding fondata dallo sceicco Mansour è interessata al centro sportivo, già visitato peraltro da alcuni emissari del gruppo in occasione di alcune recenti viste nel capoluogo siciliano, e con un intervento garantito da una grande disponibilità economica darebbe certamente un’accelerata all’iter propedeutico alla nascita dell’impianto. Che allo stato attuale è in una fase di stallo con i lavori (poi sospesi) iniziati solo per il campo comunale affidato in gestione al Palermo e adiacente all’area in cui è prevista la realizzazione della struttura e un “congelamento” invece del cantiere per la parte che riguarda il sodalizio rosanero in mancanza dell’ok definitivo del Credito Sportivo (che essendo una banca vuole determinate garanzie) ma anche in previsione degli sviluppi sul fronte societario. La svolta, appunto, potrebbe essere il cambio di proprietà e la nuova linfa in arrivo da un gruppo che non intende lasciare nulla al caso e che nel frattempo continua a prendere contatto con il territorio curando vari aspetti, da quello tecnico alla parte organizzativa passando anche attraverso il settore sanitario come dimostra la visita degli emissari del comparto Performance guidati dal fisioterapista del Manchester City, Federico Genovesi, fino a ieri ancora in città.