Nuova inchiesta di Report sul mondo del calcio e sui procuratori. Ranucci: «Nel calcio omertà come nella mafia»

Sigfrido Ranucci, direttore della trasmissione “Report” in onda su Rai 3, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di “Radio Punto Nuovo” soffermandosi sulla nuova inchiesta relativa al mondo del calcio. Ecco quanto riportata da “Ilnapolista.it”

«Con la puntata sulla Juventus abbiamo cominciato un percorso di studio e di inchiesta su tutto il mondo del calcio. Questa volta abbiamo preso un segmento che è quello degli agenti, in cui ci sono alcune anomalie. Siamo venuti in possesso di un dossier che era stato commissionato dall’Uefa e misteriosamente non è mai stato pubblicato, forse perché altamente imbarazzante: parla soprattutto delle transazioni che riguardano i procuratori e gli intermediari, ne esce uno spaccato molto preoccupante perché si discute di 2-3 miliardi di euro di transazioni finanziarie illecite, uno spazio in cui si muove anche la criminalità organizzata. Anche quando si parla degli agenti italiani più consolidati, hanno sedi fittizie a Malta ad esempio e molti di loro hanno sede a Montecarlo. La domanda è: le pagano le tasse in Italia? Grazie alla trasparenza della Figc siamo riusciti a sapere quante sono le transazioni e che valore hanno, e quelle risultanti dal dossier sono più alte, l’Italia è la seconda nazione per questo tipo di transazioni dopo l’Inghilterra».

«Sulle vicende del calcio persevera un’omertà riscontrabile solo nelle vicende di mafia ed è un peccato perché stiamo parlando di un patrimonio che è di tutti. L’industrializzazione ha sottratto la dimensione onirica. Quello che noi mostreremo è anche la denuncia stata fatta da una figura anonima, e questa è un’anteprima, ci ha fatto consegnare un plico con un pizzino con una serie di transazioni che indicano quelli che per lui sono i veri padroni del calcio. Il quadro è abbastanza deprimente. Anche i direttori sportivi di importantissimi club di calcio che sono padroni di società occulte di scommesse legati ad ambienti mafiosi. Agenti vengono picchiati se cercano di mettere le mani sui certi giocatori, altri che pagano i propri assistiti per convincere gli altri ad entrare nella scuderia, ancora intermediari che raccolgono soldi nelle trattative e anche dai partiti politici».