Walter Novellino, ex tecnico tra le altre di Palermo, Avellino e Venezia, parla così ai microfoni de “Il Gazzettino”: «Io al Venezia più di 20 anni dopo? Tornerei a casa, se Tacopina mi chiamasse verrei a piedi. Venezia-Perugia? Qualsiasi verdetto mi avrebbe fatto piacere ma il cuore sinceramente, anche se a Perugia ci vivo, pende più per il Venezia perché non posso dimenticare l’affetto che la gente mi ha riservato nel febbraio scorso, nonostante i tanti anni trascorsi dalle indimenticabili e vincenti stagioni vissute assieme. Il Venezia ha saputo ritagliarsi meritatamente un ruolo da protagonista, era partito un po’ in sordina e mi ha stupito per come si sia spinto tanto in alto. Una squadra completa e costruita perfettamente, ottimi giocatori come Andelkovic, Domizzi, Modolo e Garofalo, poi è emerso Stulac, Falzerano con i suoi inserimenti è stato l’uomo in più, e Litteri a gennaio ha sistemato molte cose in attacco. Un Venezia da battaglia che ha costruito i suoi risultati attraverso il gioco. Le due semifinaliste, invece, sono favorite essendoci il doppio confronto sui 180’. Il Palermo è forte. Con Frosinone ed Empoli avrebbe dovuto salire subito in A, come il Frosinone ha faticato e così si è inserito un Parma che secondo me non giocava bene, ma ha avuto quella concretezza che in B è fondamentale».