«La fortuna di De Zerbi, al di là del fatto che non abbia ancora dimostrato nulla, è stata quella di avere una società alle spalle, gente come Faggiano e Di Marzio in grado di attutire i colpi. Con me, Di Marzio è arrivato il giorno prima dell’esonero. È questo il vero rammarico. Voglio essere giudicato per la vittoria contro il Palermo di Iachini e non per la breve esperienza vissuta in A. Gli allenatori giovani vanno di moda. È il guardiolismo che trionfa. Possiamo chiamarlo così? De Zerbi è andato a vedere Guardiola, come me. Tuttavia, non sarebbe corretto sparargli addosso. Ha fatto bene a Foggia, ha prospettive. Zamparini gli ha dato questa possibilità, giusto che se la giochi. Senza interferenze. Non mi piace che altri colleghi si propongano. Leggo nomi su nomi di gente anche più vecchia del sottoscritto e uno in particolare è ricorrente. Con questi discorsi siamo sul ridicolo. Certi allenatori debbono stare zitti perché hanno fatto più danni della grandine. La categoria lasci in pace De Zerbi». Ha parlato così l’ex tecnico del Palermo Novellino ai microfoni del “Corriere dello Sport”.