In attesa dei match odierni, nella giornata di ieri il Palermo di Walter Novellino ha pareggiato, con il risultato di 0-0, contro l’Empoli allo stadio “Carlo Castellani”. Questo risultato è stato accolto in maniera controversa dai tifosi rosanero: una parte ha gioito per il piccolo passo avanti fatto verso la salvezza, l’altra si è rammaricata per l’ennesima occasione persa per ottenere la vittoria. Resta il fatto che quello che rimane di questa partita è l’importante svolta tattica del nuovo allenatore, che il Palermo sembra aver adottato nel migliore dei modi.
I rosa, infatti, si sono presentati al match con un inedito 4-1-4-1, modulo fin’ora mai adottato dalla moltitudine di allenatori che si sono susseguiti sulla panchina in questa stagione. In questo schieramento sono state esaltate le qualità dei due esterni, Quaison e Trajkovski, mentre si è affidato più lavoro a Jajalo, che ha avuto il compito di fare lo schermo davanti la difesa e di marcare quasi ad uomo Saponara. Capitolo a parte per Vazquez che ha agito da “falso nueve” e che ha sopportato tutto il peso dell’attacco da solo. Nei novanta minuti, complice anche un Empoli decisamente sottotono, Sorrentino non ha dovuto fare nemmeno un intervento decisivo e questo non è un dato da sottovalutare, soprattutto guardando le partite prima dell’arrivo di Novellino. La fase difensiva si è ripetuta, dopo la brillante prestazione di Napoli; il centrocampo si è adattato al meglio in questo nuovo modulo, mentre la fase offensiva è stata un po’ sacrificata, sperando in qualche “illuminazione” del “Mudo”, che comunque non ha sfigurato, andando diverse volte al tiro dal limite dell’area di rigore toscana, ma che ha comunque sofferto di solitudine.
La domanda, a mente fredda nel giorno che sussegue alla partita, viene quasi spontanea: ma è questo il miglior Palermo possibile? Tatticamente, sì. Il match di ieri ha evidenziato quanto la protezione di Jajalo davanti alla difesa, abbia fatto emergere nuovamente il potenziale dei due centrali, più liberi di agire, con Gonzalez che sembra essere tornato il giocatore importante che si era imposto come uno dei migliori difensori della scorsa stagione. Ma con questo schieramento hanno trovato spazio giocatori sempre poco utilizzati come Quaison e Trajkovski, che non si trovano più nella posizione di essere uno l’alternativa dell’altro, ma che uniscono le proprie forze per cercare di supportare l’azione offensiva, guidata da Vazquez, basando tutto sulla tecnica e non sulla forza, con la rinuncia, forzata, allo schieramento di Gilardino. Allora sì che in questa chiave, questo è il miglior Palermo possibile.
Adesso bisognerà attendere i risultati odierni delle altre concorrenti alla salvezza, che scenderanno in campo alle 15, con il Frosinone che sfiderà in trasferta la Fiorentina, e con il Carpi che verrà ospitato dall’Hellas Verona. Ma qualunque sia il risultato di questi due incontri, seppur fondamentali per il destino prossimo del Palermo, bisognerà guardare al futuro, sperando che la strada intrapresa dal saggio Novellino sia quella che porti alla salvezza nel minor tempo possibile.