L’edizione odierna di Brescia Oggi si sofferma sulla notte folle di Brescia.
All’onta per la retrocessione in Serie C si aggiunge la vergogna per le scene di violenza che hanno sporcato, anche a livello nazionale, il nome del Brescia e di Brescia. Il giorno dopo la notte di follia provocata da centinaia di ultras del Brescia, furiosi per il pareggio contro il Cosenza che ha condannato le rondinelle, la Leonessa si lecca le ferite e conta i danni. Il bilancio delle oltre due ore di scontri e tafferugli tra la frangia più calda del tifo biancazzurro e le forze dell’ordine, e con i tifosi ospiti, parla di 8 poliziotti (5 del Reparto Mobile e 3 della Questura) feriti – uno è ancora ricoverato in ospedale -, diversi mezzi danneggiati, 3 steward (una donna presa a pugni e due uomini, uno dei quali è stato raggiunto da un calcio al torace) colpiti dagli ultras durante il loro tentativo di invasione della Tribuna.
Cinque tifosi del Brescia sono stati condotti in questura per essere identificati. A breve nei loro confronti potrebbero essere messi provvedimenti. Ma il numero di persone coinvolte, per loro il Daspo pare cosa certa, dovrebbe lievitare, e di molto, nei prossimi giorni. Al vaglio delle forze dell’ordine ci sono decine di video, fatti dalla Scientifica o recuperati in rete dove ieri ne sono stati postati numerosi, che raccontano quel che è accaduto e che serviranno per attribuire le diverse responsabilità in una notte in cui il servizio d’ordine predisposto è sembrato in alcuni momenti vacillare. Lo spartiacque tra una normale serata di sport (perché anche la sconfitta, seppur dolorosa, fa parte della cultura sportiva) e una notte di paura e tensione è stato il minuto 96 dello spareggio salvezza. Con il Brescia a caccia del gol che avrebbe portato la gara ai supplementari, dopo il pari beffa subìto qualche istante prima, una pioggia di fumogeni è arrivata dalla Curva Nord nell’area del Cosenza costringendo l’arbitro a fermare il gioco e poi a sospendere la partita.