Alla vigilia del match contro la Paganese l’edizione odierna de “La Repubblica” ha intervistato Malaury Martin che proprio un anno fa alla Paganese andò a segno. L’ultima scintilla – si legge -di una stagione praticamente mai cominciata: Boscaglia lo impiegò pochissimo e Filippi lo mise letteralmente in cantina. Francese numero uno per presenze nella storia rosanero, oggi, Malaury Martin, regista del Casale, terzo in classifica nel girone A della serie D, ha voglia di rituffarsi in campo dopo il grave incidente subito il mese scorso e, come il Palermo con il Bari, di completare la rimonta nei confronti di Novara e Chieri.
Ecco qualche estratto nostalgico dell’ex rosanero:
In Sicilia ha lasciato cuore e nostalgia. «Fu un onore indossare la maglia rosa e la fascia di capitano, proprio contro la Paganese. Non sono stato io a scegliere di partire, non me ne sarei mai andato».
Aveva scoperto il posto perfetto, per le ambizioni e per i traguardi da raggiungere: «L’intenzione era di accompagnare la squadra almeno in B. Mondello mi aveva preso. Ho sempre avuto un profondo rapporto con il mare. Alla ricerca di nuovi stimoli, ho trovato un progetto che mi tiene in considerazione per il gioco di squadra e come leader. Così ho costruito un nuovo castello dei sogni: mi piacerebbe riportare il club tra i professionisti e creare qualcosa di storico».