Ventiquattro ore per la verità. No, non è il titolo di un film, ma il titolo del momento del Palermo. Ventiquattro ore, o giù di lì, ci diranno molto sul futuro della squadra rosanero. La partita di domani contro il Cittadella, infatti, a seconda di quello che dirà il campo, può essere uno spartiacque. Da un lato la svolta, dall’altro il ritorno al passato con tutto il male che ne consegue.
Perché, diciamoci la verità: la vittoria con il Bari, dagli effetti benefici per lo spirito e la classifica del Palermo, non ha fugato del tutto i dubbi sullo stato di salute della squadra. Anzi, il secondo tempo visto al Barbera ha detto che questa è una formazione con tante paure, con tante incertezze e con tante insicurezze. Il tutto, però, misto a un orgoglio che ha fatto in modo di portare a casa un risultato fondamentale.
Adesso c’è bisogno di dare sostanza a questo 1-0. E allora quale migliore crash test se non il Cittadella? La bestia nera per antonomasia del Palermo. La squadra che negli ultimi tempi ha fatto più male ai rosanero. L’ultima volta nella partita di andata con l’ennesimo blitz dei veneti.
Un Cittadella che, tra l’altro, è in ottima forma e sta risalendo la classifica. Ecco, per chiudere al meglio il 2024 e programmare il 2025, intervenendo magari sul mercato, non si può prescindere dal fare risultato a Cittadella. Pena il ritorno a un film dell’orrore troppe volte visto in questa stagione.
A proposito di mercato, non si può non apprezzare il fatto che giovedì, dopo la partita con il Bari, in conferenza stampa sia andato il direttore sportivo De Sanctis. Da queste pagine avevamo auspicato che non ci venissero sempre rifilate le solite dichiarazioni mandate più o meno a memoria nel pre o post gara e, soprattutto, avevamo auspicato che a metterci la faccia fosse anche la società.
Probabilmente qualcuno sta iniziando a capire che Palermo ha una sua realtà, anche di passione e coinvolgimento della piazza, diverso dalle altre squadre della galassia City. Il fatto che De Sanctis abbia analizzato senza nascondersi il momento poco favorevole della stagione non può che fare bene a tutti.