“NON HA FATTO USO DI DOPING”: è arrivata la sentenza del TAS | Jannik Sinner sotto shock: assoluzione definitiva
Come un fulmine a ciel sereno arriva la sentenza del TAS, che lascia il numero uno del Ranking ATP senza parole: è assoluzione definitiva.
Dopo una breve pausa, è cominciata finalmente la nuova stagione di tennis, e come al solito il primo appuntamento è dei più ghiotti. Infatti sono attualmente in corso gli Australian Open, dove i tennisti stanno cercando di dare il massimo per ottenere la vittoria. Tra questi c’è ovviamente Jannik Sinner, campione in carica nel torneo.
Il ragazzo di San Candido vuole cominciare il nuovo anno così come ha chiuso il vecchio, ovvero con un trionfo, e farà di tutto per difendere il successo. Mentre gioca però il 23enne continua ad avere un pensiero fisso, ovvero quello riguardante la questione doping che lo vede coinvolto.
Ma è proprio su questa tematica che nelle scorse ore, in maniera del tutto inaspettata, è arrivato un annuncio incredibile. Il TAS ha infatti reso nota la propria sentenza, è ha scagionato completamente il protagonista di questa vicenda, assolvendolo in pieno. Una notizia eccezionale dunque per Sinner, che finalmente può tirare un sospiro di sollievo.
L’annuncio che fa esultare Jannik Sinner
Il tennista di San Candido non è l’unico sportivo che negli ultimi tempi è stato coinvolto in un caso riguardante il doping. Ad esempio lo scorso anno, pensando al calcio, anche giocatori del calibro di Paul Pogba e Papu Gomez sono rimasti invischiati i casi simili. Con loro poi Briane Harris, giocatrice di Curling Canadese, ha riportato una situazione molto simile a quella proprio di Sinner.
La donna infatti avrebbe assunto una sostanza proibita inconsapevolmente tramite il contatto corporeo con il marito, risultando positiva. In seguito a questo avvenimento però la Harris è ricorsa in appello. E nelle scorse ore è arrivata la notizia della sua assoluzione.
”Non era consapevole del rischio di contaminazione”
Nel documento del Tribunale Arbitrale dello Sport, riportato di recente da livetennis.it, si legge che ”Non poteva ragionevolmente conoscere o sospettare l’uso di Ligandrol da parte del marito, né era consapevole del potenziale rischio di contaminazione”.
La notizia ha dunque mandato in estasi la Harris, che non si aspettava l’assoluzione. Allo stesso modo però sorride anche Sinner, che vista la similitudine con il suo caso, spera nella stessa sorte.