Non c’è più tempo per gli sprechi

Altra giornata, altri punti persi. Il Palermo in casa contro il Pescara perde l’ennesima occasione di sorpassare in classifica il Frosinone che a sua volta è stato fermato dal Parma. Secondi a 58 punti in condominio con i ciociari e intanto dietro accorciano le distanze, con gli stessi ducali a -2.

Questa volta l’arbitro non c’entra. Nestorovski e compagni contro gli abruzzesi non hanno avuto la forza di mettere la parola fine alla gara segnando più di un gol. Anzi, hanno rischiato addirittura di andare in svantaggio se non fosse stato per il provvidenziale Pomini che ha neutralizzato il rigore all’ex rosanero Brugman.

Una squadra senza rabbia è quella presentatasi ieri davanti ai circa 11mila tifosi rosanero accorsi al “Barbera”. Ne è convinto anche il patron Zamparini, che questa mattina, intervenuto ai microfoni del sito ufficiale, non le ha mandate a dire a squadra e tecnico: «Alcune scelte sperimentali di Tedino sono state improponibili, oggi ne parlerò con lui. Serve gente che va in campo per correre – sostiene il patron friulano – Il tecnico ha sbagliato le sue scelte, non per la forza tecnica del giocatore, ma per la determinazione e la rabbia da mettere in campo. Il Palermo ha bisogno di giocatori rabbiosi, con la bava alla bocca. Ieri non era questo Palermo».

Critica velata, ma abbastanza percepibile quella fatta dal numero 1 di viale del Fante nei confronti dell’attacco rosanero, con Nestorovski sempre più sotto accusa. Il capitano non riesce più ad incidere. Forse è solo un caso se nelle sfide in cui il macedone non è sceso in campo La Gumina abbia giocato meglio (addirittura segnando gol con continuità) e la squadra abbia sempre vinto. Ma i fischi alla sostituzione confermano il periodo negativo del numero 30 rosanero, che non riesce più ad esprimersi al meglio, né a trascinare la squadra come un vero attaccante dovrebbe fare.

Nestorovski a parte, il tempo per gli sprechi è finito. La compagine rosanero non può più permettersi passi falsi in classifica. Se si vuole raggiungere la A dalla porta principale, nelle prossime otto sfide Tedino dovrà trovare la giusta quadratura del cerchio per far sì che non si lascino più punti per strada. Ogni punto perso è un passo in più verso i play off. E un Palermo come quello visto ieri, alla lotteria dei play off, rischia di combinarla grossa.

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Katia Virzì