Allarme no vax. Affanno Bologna. E la Roma trema, Mourinho deve rinunciare a un titolare
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla situazione dei no-vax in serie A.
La nuova ondata di contagi ha costretto il governo italiano a una nuova stretta. «Gli atleti no vax non possono più giocare», ha spiegato il sottosegretario al Ministero della Salute Andrea Costa. Dal 10 gennaio per gli atleti sarà necessario essere in possesso del Super GreenPass, rilasciato a seguito di vaccinazione o guarigione da Covid-19, per accedere agli impianti sportivi e agli spogliatoi in particolare. Nella sostanza, dunque, un obbligo vaccinale mascherato. Ma c’è già un paradosso che rende la situazione ben più intricata. Tra il 6 e il 9 gennaio sono in programma due giornate di campionato e questo rischia di portare ulteriori complicazioni nel panorama generale del calcio italiano. Già tre settimane fa Umberto Calcagno, presidente dell’Associazione italiana calciatori, attraverso una lettera aveva consigliato di effettuare la terza dose. «Con il 98% dei tesserati vaccinati, l’Italia ha la percentuale più alta in Europa». Un dato di cui «essere orgogliosi», aveva aggiunto Calcagno, poiché «abbiamo sempre fornito assistenza ai giocatori, e soprattutto informazioni. Anche in questi giorni, ne abbiamo convinti alcuni di quella percentuale residuale non immunizzata, che ci chiedevano delucidazioni».
Sì VAX E NO VAX. Ma il covid, con la variante Omicron, spaventa l’intera Serie A. Oltre alla riduzione della capienza degli stadi al 50% con disposizione a scacchiera (norma in vigore già dal 6 gennaio, 7 club hanno sospeso la vendita dei biglietti), le società devono fare i conti con l’aumento dei casi di positività in rosa, nei rispettivi gruppi squadra. Il ritorno dalle vacanze natalizie ha scoperchiato il problema. Paradigmatico è il caso del Bologna, che ieri, alla ripresa degli allenamenti, ha comunicato la positività di tre calciatori (Molla, Viola e Dominguez) e la quarantena di Santander Alle positività di giocatori vaccinati vanno aggiunti casi di no vax che dunque complicherebbero la situazione ulteriormente, ma che però potrebbero essere risolti nelle prossime ore. Questo vale per tutti i club di A. Nella Roma, per esempio, risulterebbe un no vax: proprio uno dei titolari della squadra di Mourinho. Di più. Tra i calciatori ci sono vaccinati Sputnik, vaccino non riconosciuto in Ue ma fatto da alcuni giocatori che arrivano dall’Est Europa.
I casi di positività sono tantissimi, 37 in tutto tra calciatori (28) e membri dello staff. Riguardano il Napoli (Lozano, Osimhen ed Elmas) e l’Atalanta (due casi, nominativi non comunicati), ma anche lo Spezia, la Fiorentina, il Torino, l’Empoli, il Genoa e addirittura sei giocatori della Salernitana. Anche il Sassuolo e il Verona hanno comunicato il contagio di alcuni loro tesserati: due per i neroverdi, uno per l’Hellas. Un calciatore e due membri della squadra positivi anche nella Sampdoria.