Attraverso il suo editoriale su “TuttoC.com” Nicolò Schira analizza quella che sarà la riforma dei campionati.
Ecco un estratto:
“Tutti ne parlano ma in pochi sanno come stanno realmente le cose. E allora eccoci qui, puntuali come sempre, per raccontarvi la Riforma del calcio italiano progettata e portata avanti da Gabriele Gravina. Il numero uno del calcio italiano è una nostra vecchia conoscenza: ce lo ricordiamo bene al timone della Lega Pro. Anni positivi che gli sono valsi la rincorsa al trono del calcio italiano. Adesso però ai piani alti si sono accorti (un po’ tardivamente) delle difficoltà delle categorie inferiori e dei tanti club che puntualmente scompaiono. Et voilà: ecco servito il nuovo format che prevedrà 58/60 squadre professionistiche al posto delle attuali 100. Confermate Serie A e Serie B entrambe a 20 squadre, mentre la Serie C passerà dalle attuali 60 partecipanti a un numero massimo di 20, anche se in via Allegri vorrebbero fossero addirittura 18. La Lega Nazionale Dilettanti sarà composta da 8 gironi da 18 partecipanti ciascuno. La grande novità sarà il semiprofessionismo introdotto tra la C e la D e così composto: 5 gironi da 18 squadre l’uno. Da capire chi governerà queste società. Ci potrebbe essere l’investitura dell’avvocato Luigi Barbiero, una vita da numero 2 della Lega Nazionale Dilettanti. Occhio però anche a Francesco Ghirelli, tornato nei pensieri di Gravina dopo qualche anno di “allontanamento”. Il progetto sta prendendo sempre più corpo e dovrebbe entrare in vigore dal 2024. In tal senso le riunioni mensili stanno completando e portando avanti la rivoluzione che cambierà il volto del nostro calcio, rendendolo forse più sostenibile. Bocciata al momento l’idea di una doppia Serie B a 40 squadre con due gironi da 20 partecipanti l’uno.”.