Nicolò Schira avverte il Catania: «Il curriculum di Mancini è tutt’altro che esaltante e immacolato»

Attraverso il suo editoriale su “TuttoC.com” Nicolò Schira si sofferma sul Catania e su Mancini.

“Chi ci legge con continuità (a proposito: siete sempre tantissimi, grazie!) sa che non amiamo fare 0-0 dinanzi alle questioni più spinose e i nostri editoriali non sono mai all’insegna della Bontà. Un cognome che ha rovinato la serata di festa in quel di Catania per la prima da patron rossazzurro di Benedetto Mancini. La vittoria era nell’aria dopo il vantaggio del solito Russini e invece proprio il gol di…Bontà ha appunto sancito l’1-1 finale. Poco male, alla fine il glorioso club etneo rischiava di scomparire ed essere escluso dal campionato… E invece ha trovato un nuovo proprietario e sicuramente arriverà fino al termine della stagione, evitando di rendere monco (e pure falsato…) il campionato. Eppure non ce ne voglia il nuovo presidente della società siciliana, ma il suo curriculum è tutt’altro che esaltante e immacolato. La vicenda Latina riecheggia ancora nella memoria di tifosi e addetti ai lavori. Ergo sarà meglio vigilare. Non vorremmo tornare a parlare nel mese di giugno di un Catania sull’orlo del precipizio e in difficoltà per l’iscrizione alla stagione 2022/23. A maggior ragione con l’introduzione varata dal Consiglio Federale dell’indice di liquidità che renderà ancora più complessa l’ammissione ai campionati. D’altronde tanti imprenditori che si erano avvicinati e interessati al Catania avevano preferito desistere, puntando a prendere la squadra a luglio ripartendo dai Dilettanti. Un motivo ci sarà e non si tratta meramente di business. Forse. Mancini ha dimostrato di avere una disponibilità di 510mila euro nel patrimonio della società registrata alla Camera di Commercio etnea, la Fc Catania 1946. Se aggiungiamo i costi di gestione e gli stipendi per l’ultimo trimestre stagionale: i costi da qui al 30 giugno arriveranno a circa una milionata. Non pochi, tuttavia sulle capacità/potenzialità economiche di Mancini non vi sono ancora certezze. Parafrasando alcuni passaggi della conferenza stampa di ieri sappiamo che l’ex proprietario del Latina ha un patrimonio “intangibile” dato “lavoro nel mondo finanziario all’estero” (con interessi nell’Est Europa e sede sociale in Bulgaria). Un po’ poco per dormire sogni tranquilli, lo diciamo subito a scanso di equivoci. Non vorremmo raccontare quest’estate di un Mancini traghettatore verso il finale di stagione per la gioia anche di governa il mondo del pallone, che non può permettersi di un campionato dispari per l’ennesima volta negli ultimi anni (i casi Modena, Pro Piacenza, Matera e Trapani gridano ancora vendetta…). Un volemose bene alla romana che però non garantirebbe la svolta tanta auspicata nella città di Liotru. Felici di essere smentiti nei prossimi mesi dai fatti, anzi ce lo auguriamo caldamente anche perché Catania ne ha viste e vissute troppe nell’ultimo lustro. Il popolo catanese merita di tornare a grandi livelli. Mancini e il Catania: sarà vera gloria? Vedremo. Ai posteri l’ardua sentenza…”.