Nicola Binda: “Esplode il caso Genoa e avrà conseguenze pesanti in tribunale”
Attraverso le colonne de “La Gazzetta dello Sport” Nicola Binda si sofferma su quello che è diventato un vero e proprio caso per il Genoa in merito all’irregolarità amministrativa segnalata dalla Covisoc.
Imbarazzante. E per il momento è meglio limitarsi a questo aggettivo. Esplode il caso Genoa e avrà conseguenze pesanti in tribunale. Ad oggi c’è solo la classica segnalazione della Covisoc alla Procura federale dopo aver accertato un’irregolarità amministrativa. La stessa Procura ha aperto un’inchiesta e a breve farà la chiusura delle indagini chiedendo il processo con il deferimento. Una prassi di quanto visto tante volte in passato in Serie C ma ben raramente in B. Anche questo genera imbarazzo nel club, che è caduto dalle nuvole e sta facendo le valutazioni del caso per capire a livello tecnico e temporale se c’è stato l’errore.
I fatti Il problema è semplice da dirsi ma molto complesso nella spiegazione. In sostanza, il Genoa non ha rispettato la scadenza del 16 dicembre (valida per i club di B e C) per il pagamento delle tasse: in ballo ci sarebbe un totale di 21,8 milioni di Irpef accumulati da gennaio per la sospensiva di legge dovuta al Covid, parte di un debito con l’Erario al quale sarebbero da aggiungere 4,2 milioni di Inps, che però dovrebbero essere stati pagati (altrimenti ci sarebbero conseguenze penali). Per questo inadempimento la penalizzazione è di 2 punti: la classifica attuale cambierebbe poco, ma tra qualche mese potrebbe essere una sanzione fatale nella corsa alla A. Ma non è questo il punto: non essere promosso potrebbe essere il minore dei mali.
Non finisce qui Adesso bisogna vedere cosa succede il 16 febbraio, prossima scadenza per stipendi (che al Grifone sarebbero sempre stati pagati) e contributi. Il Genoa dovrà mettersi in regola con tutto il pregresso più gli ultimi due mesi (dicembre e gennaio); potrà anche trovare un nuovo accordo con l’Agenzia delle Entrate, se farà in tempo (mancano poco più di tre settimane…), sicuramente senza poter contare sulla nuova legge, che andava sfruttata entro il 22 dicembre scorso. Cosa che il Genoa ha provato a fare ma – ripetiamo – con una formula sbagliata, affidandosi improvvidamente a una società controllata e non facendolo in prima persona. Ben diverso da quello che il club ha fatto in passato, visto che il debito con il Fisco sarebbe complessivamente vicino ai 100 milioni, e se non fosse stato oggetto di regolare rateizzazione il Genoa non avrebbe mai potuto iscriversi ai precedenti campionati. Quindi, se tutto non sarà risolto entro il 16 febbraio, il mancato rispetto della seconda scadenza – regolamento alla mano – porterà addirittura all’esclusione del campionato. Uno scenario allucinante. Per questo, adesso, è meglio limitarsi a parlare di imbarazzo.