Nicchi: «Arbitri più esposti al Coronavirus, c’è il rischio di ripartire senza Var»
«Sembra che il campionato debba ricominciare domani, ma non ho sentito alcuna proposta seria riguardo alla classe arbitrale. Gli arbitri sono pronti, rispettano le disposizioni, stanno lavorando in videoconferenza con gli ogni tecnici, ma prima di passare ad una fase due c’è da preoccuparsi. Si muovono da soli con treni e aerei e frequentando aeroporti e stazioni sono maggiormente a rischio. Andrà ponderata ogni cosa, non possiamo mandare gli arbitri allo sbaraglio. Per ripartire chiederò di sapere quali sono le garanzie offerte. C’è il rischio di ripartire senza tecnologia, potremmo essere costretti a farlo. Oggi per il VAR si usano ambienti angusti, ci sono operatori che lavorano vicini ad altri e non si può sapere chi ha frequentato chi. Si corre il rischio che non ci siano le dovute distanze di sicurezza. Io mi auguro che la cosa non accada, ma potrebbe anche sorgere questo rischio. Se non si dovesse ripartire con il VAR sarebbe perché siamo alle prese con un’emergenza sanitaria». Queste le parole di Marcello Nicchi, presidente dell’Aia, rilasciate ai microfoni di “La Domenica Sportiva” in merito alla ripresa del campionato dopo l’emergenza Coronavirus.