“Il primo gol, il più bello, quello che vorrebbe segnare. E poi cos’è un gol? «Ricordo nella palestra indoor della scuola. Non avevo sei anni. Dribblai tutti, pure portiere. Il futsal mi è servito. Guardate i gol al Crotone e all’Atalanta. E con il Sassuolo l’assist di tacco a Quaison. Il più bello? L’avrei segnato a Buffon se non avessi preso la traversa. Mi resta quello in Zapresic contro Istra: palla a giro all’incrocio dal limite. Quello che vorrei segnare? All’ultimo minuto, decisivo, su rigore e col cucchiaio. Magari domenica… Il gol per me è gioia, Immaginate che prima, anche con un cinque a zero in tasca, se non segnavo, era come se non avessi vinto. Ora sono cresciuto. Totti urlava da ragazzino che il gol è come un bacio? Per me, lo scriva, è il sesso».”. Queste alcune delle dichiarazioni di Ilija Nesotorvski ai microfoni de “Il Corriere dello Sport”.