In una lunga intervista rilasciata a “Sport Week” Ilija Nestorovski racconta gli inizi della sua carriera tra Germania e Croazia. Ecco le parole dell’attaccante rosanero: «La Macedonia è piccola: pochi campi da calcio, status da extracomunitario…Sono arrivato a 16 anni in A col Pobeda, a 20 sono andato in Repubblica Ceca, allo Slovacko, convinto che giocare lì fosse il trampolino per la vicina Germania. Non conoscevo una parola della loro lingua e non parlo inglese, la gente non è ospitale come a Palermo, eppure debutto con gol e assist. Dopo tre mesi mandano via l’allenatore che mi aveva voluto e per me cambia tutto. In peggio. Mi mandano in prestito al Viktoria Zivkov per sei mesi. Torno in Macedonia, al Metalurg, e l’allenatore mi dice: tu giochi se non giocano altri dieci prima dite. E poi mi mette fuori rosa. Penso: se questo deve essere il mio calcio, basta col calcio. Mi do un’ultima possibilità, in Croazia. All’Inter Zapresic, in B. In campionato la prima stagione faccio 20 gol, la seconda 24. Veniamo promossi e al mio esordio in A, l’anno scorso, sono capocannoniere con 25 gol. In una squadra che vale il Palermo in Italia. Pjaca, che oggi sta alla Juve, digol ne ha fatti otto nella Dinamo Zagabria, una delle più forti, dove giocava anche il napoletano Rog. Per dire che il campionato croato non è così scarso. E di quel campionato io sono il terzo capocannoniere di sempre, dopo Eduardo con 34gol e Vlaovic con 29».