Quella conquistata sul campo dell’Atalanta è probabilmente una delle vittorie più belle. Una di quelle che non ti aspetti e non perché proibitive sin dalla vigilia. Semplicemente perché quando manca un minuto alla fine dei tempi regolamentari ed il risultato non vuole schiodarsi dallo 0-0 “ci si accontenta”. Almeno così è di solito. Ma accontentarsi non è un verbo che fa parte del vocabolario di Roberto De Zerbi. Lui, tecnico 37enne balzato direttamente delle panchine della Lega Pro a quelle della massima serie.
La sua avventura alla guida del Palermo è stata un climax ascendente: una sconfitta, un pareggio ed una vittoria. La sua prima in serie A, che casualmente coincide con la prima stagionale del suo Palermo. A De Zerbi sono servite tre gare per fare bottino pieno, ai rosanero cinque. Meglio tardi che mai verrebbe da dire, ma quel che più conta adesso è che finalmente il club di viale del Fante ha fatto bottino pieno e soprattutto si è schiodato da quella penultima posizione che cominciava a far paura nonostante il campionato sia ancora lungo. Adesso i rosanero contano cinque lunghezze e si sono lasciati alle spalle Cagliari, Empoli, Atalanta e Crotone.
Meglio tardi che mai, invece, non si può più dire per Nestorovski. L’attaccante macedone ci ha preso gusto, diventando fuor di dubbio l’uomo copertina del Palermo di queste ultime due giornate. A lungo criticato, il numero 30 rosanero ha ripagato con due gol fondamentali, per non dire vitali, la fiducia della società palermitana. Proprio lui, unica punta di questo Palermo, che ha sulle spalle il carico di un intero reparto. “Uomo d’aria di rigore” lo ha definito De Zerbi qualche giorno fa, un po’ bacchettandolo perché nella squadra dell’ex Foggia tutti devono correre all’unisono e mettersi a disposizione dei compagni. Dal primo all’ultimo.
Suggerimento colto in pieno da Nestorovski, che contro l’Atalanta si è sacrificato per un intera partita, regalando quasi allo scadere la gioia più grande per questo sport. Una vittoria, per giunta su un campo ostico come quello di Bergamo, dove l’ultimo successo risaliva alla stagione 2009/10. E se nel post Crotone-Palermo si diceva che “Una rondine non fa primavera”, il motto di questa serata sarà “Non c’è due senza…”.