Naufragio di Porticello: recuperati 4 corpi dal relitto del veliero Bayesian

Sono cinque i corpi individuati e quattro quelli recuperati dai sommozzatori dei vigili del fuoco all’interno del Bayesian, il veliero affondato davanti alle coste di Porticello lo scorso lunedì 19 agosto. Come riportato da “Gds.it”, i sommozzatori hanno rinvenuto i corpi all’interno di una cabina del veliero e li hanno estratti con grande difficoltà, data la complessità delle operazioni subacquee.

I quattro corpi recuperati sono stati identificati come Jonathan Bloomer, presidente della Morgan Stanley International, sua moglie Anne Elizabeth, il legale Chris Morvillo e sua moglie Nada. Rimangono ancora dispersi l’imprenditore britannico e proprietario dello yacht Mike Lynch e la figlia diciottenne Hanna. Sebbene il Daily Telegraph avesse inizialmente confermato il ritrovamento di Lynch e di sua figlia, citando fonti italiane, non sono mai arrivate conferme ufficiali.

L’operazione di recupero è stata estremamente delicata, con i cadaveri prelevati dal relitto e portati sul gommone dei vigili del fuoco prima di essere sbarcati a terra. I sommozzatori, a causa della necessità di decompressione, hanno effettuato una sosta a venti metri di profondità prima di portare i corpi in superficie. Una volta giunti a terra, i corpi sono stati trasferiti in un capannone e successivamente caricati su un’ambulanza per essere portati, presumibilmente, alla camera mortuaria di un ospedale dove si procederà al riconoscimento e all’autopsia, come previsto dall’inchiesta in corso condotta dalla Procura di Termini Imerese.

Un quinto corpo è già stato individuato all’interno del relitto e dovrebbe essere recuperato domani, 22 agosto. Il primo corpo ritrovato era stato quello del cuoco Thomas Racaldo. Le ricerche continueranno fino al ritrovamento dell’ultimo disperso.

L’operazione è stata condotta dai sommozzatori del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, con il coordinamento della Guardia Costiera. Il dispositivo di soccorso ha coinvolto oggi 27 sommozzatori, tra cui 11 speleo e 8 abilitati DNO (decompressione in nitrox), una tecnica che consente una permanenza maggiore in immersione a profondità di 50 metri.